sabato 5 luglio 2014

Ho festeggiato il Parkinson come un Dono di Dio


 
Il perché di una Festa Pazza.

Venerdì 20 Giugno in un Ristorante di Melito di Napoli ho voluto festeggiare il Primo Compleanno del Dono di Dio del Parkinson, cioè la scadenza di un anno dalla prima diagnosi scritta da un Neurologo specialista proprio in questi tipi di malattie, ma accolto, accettato da me come un Dono di Dio, appunto a un anno di distanza proprio per aver il tempo di meditare, riflettere, valutare per giungere alla conclusione di accettarlo “veramente” come un Dono di Dio da un Cristiano o quasi, che è certo di quanto asserisce, dichiara, proclama e giunge addirittura a organizzare una Festa per Festeggiare con Persone Care  il Primo Compleanno di questo “Parkinson: Dono di Dio”. Non è facile spiegare le ragioni di un gesto del genere, quindi penso che, in questo post, ne fornirò alcune. La prima ragione ovviamente è quella di suscitare interesse attraverso i media per rendere questo gesto imitabile; Infatti, se in futuro ci saranno imitatori, sicuramente ci saranno più sorrisi, quando alla porta di una Famiglia, di un individuo, busserà  e si presenterà una malattia. Giacché quando la Malattia sarà arrivata, comunque albergherà nella casa, nella Persona e susciterà tutte le problematiche che le malattie, qualunque esse siano, comportano, secondo me, se ci sarà quel pizzico di ottimismo, di positività, di Fede e quant’altro, il danno sarà minore e,  l’ironia, la grinta, la forza per sostenere, munirà di sorrisi quel clima inevitabile di tristezza. Dico, perciò a tutti Voi che mi state leggendo di riflettere su queste mie parole, vi auguro di stare bene in salute per tutta la vita, ma se dovesse succedere che alla vostra porta, un giorno busserà il Parkinson, il Cancro, la Leucemia, la Sla, l’Aids, o qualsiasi altro Male che sia … munitevi di questa corazza che vi sto suggerendo, innanzitutto farà bene a Voi stessi e poi, a tutte le Persone che vi sono vicine.
Invito inviato ai Partecipanti
 
La strategia di preparare una Festa è un modo di vincere la prima battaglia di una guerra che il nemico, appena arrivato, vi costringe a combattere o a subirla, fare una Festa è la migliore arma per dargli la prima lezione, poi, se siete uomini di Fede. la Preghiera, lo Spirito Santo farà il resto, ma quando scatta il meccanismo della Festa  è un modo di promettere a se stessi ed a Chi ci vuole bene, di mettercela tutta per combattere, per vincere anche se le cose dovessero andare nel peggiore dei modi, poi riguardo all’argomento: festeggiare la malattia come un Dono di Dio, continuerò più avanti, attraverso altre parole, in questo post, sento solo di dire e ribadire, a più di un anno di riflessioni, che considerare questa mia problematica un Dono di Dio è vero, veramente sento che è così. Altra ragione per la scelta di fare questa Festa è stato il desiderio fanciullesco di realizzare una “Festa dedicata a me”, questo desiderio albergava da anni nei miei progetti latenti, infatti, dopo la Festa delle mie Nozze non c’è stata altra occasione di organizzarne alcuna, né per mia Moglie che è molto riservata, né per me, per ragioni di mancanza di tempo, ma ne ho organizzate tante per gli Altri ed ho partecipato a centinaia di Feste, sia per il lavoro che ho svolto, (sono stato fotografo e cameraman), che per Volontariato, (Feste per Bambini in difficoltà, Convegni per la Pace e Solidarietà e relativi festeggiamenti). Un’altra ragione sicuramente è stata quella del ricordo di mio Padre, che, avendo vissuto una vita di sacrifici, solo in tempi della pensione è riuscito a raggiungere un discreto equilibrio economico che, attraverso piccoli ulteriori sacrifici gli permetteva di invitare Familiari, Parenti ed Amici a periodici pranzi al Ristorante, in occasione di Compleanni ed Onomastici degli invitati stessi. Altra ragione fondamentale è stato il male stesso, il Parkinson, e l’età avanzata, che comunque comincia a farti pensare che attraverso una Festa hai la possibilità di rivedere tutte le Persone Care e poiché potrebbe anche essere l’ultima occasione per farlo, va fatta, anche come pretesto per rivedere Amici vecchi e nuovi.

Poster di Accoglienza alla Festa del Parkinson
 
 Devo dire che le mie reazioni di fronte ad un male, ad episodi, si fa per dire, sgradevoli, tipo incidenti, malattie stesse, dopo l’inizio della mia conversione, sono state sempre positive e il Signore mi ha sempre munito di grande pazienza, forza, energie sufficienti per riuscire anche a sorridere di fronte a questi eventi che sovente sono accolti con negatività dai più. Ho avuto il dono del sorriso e persino il senso di trasmettere anche agli Altri questo sorriso di fronte al dolore, o meglio nel dolore e nella sofferenza, anche se è difficile raccontare come si fa, ma credo che possa raccontare come si fa a trasmettere a Chi soffre o è Ammalato con questo esempio che scriverò, un pizzico di ottimismo, di sorriso. Racconterò, se ci riesco, una reazione sia di un Bambino in difficoltà che il Genitore che lo assisteva durante le mie visite che ho avuto il “Dono di fare” più volte, attraverso il mio volontariato, nel reparto Neurochirurgico di un Ospedale Pediatrico di Napoli: il SantoBono Pausillipon, dove, munito di autorizzazione come Volontario, ho visitato spesso e per lungo tempo, insieme ad una Cara Amica Volontaria Mariella Cosentino, i Bambini ricoverati e devo dire, che un po’ per superare un imbarazzo, un po’ per rompere il ghiaccio, entrando nelle sale dei Piccoli ricoverati assistiti dalle Mamme o dai Papà, spesso questi Fanciulli avevano la testa fasciata o per interventi subìti, o per esami fatti o altro ed io dopo aver salutato dicevo ad ognuno di Loro (se sveglio e attento): ” Che bel cappellino bianco ti sei messo…” la Mamma o il Papa erano al momento sconvolti e pronti anche a picchiarmi … poi, vedendo che il loro Bambino sorrideva … sorridevano anche Loro, e il ghiaccio era rotto (e tutto era un po’ come Patch Adams, ma senza fare il comico o usare attrezzature, anche se ringrazio questo Medico, di grande cuore ed Amore per i Piccoli Pazienti per quanto ha inventato) poi se il Piccolo riusciva a parlare, il tempo a disposizione era tutto un monologo o un dialogo per suscitare sorrisi a raffica che solo lo Spirito Santo ti suggerisce anche se non sempre parli di Dio. Prima di chiudere questa parentesi sul mio pormi di fronte alla sofferenza devo dire che nel corso delle mie visite ai Bambini dell’Ospedale SantoBono Pausillipon di Napoli, oltre a quanto raccontato, raccoglievamo dati di Bambini in coma, intervistando i Genitori, per poter scrivere insieme a Bambini Volontari: “Fanciulli Piccoli Messaggeri di Pace”, (dei Quali eravamo Educatori Catechisti) audiofavole personalizzate che dopo averle recitate e registrate su cd, sarebbero state fatte ascoltare in cuffia per tentare di risvegliare i Piccoli Destinatari in coma…  E una volta ci siamo riusciti…. Ma di questi episodi parleremo in altri post dei nostri Blog e Siti.

E se facessi una Festa???

Per quanto ne sappia non è mai stata organizzata una Festa per festeggiare una malattia come Dono di Dio ed è proprio per questo che spero leggerete queste parole, nella storia c’è sempre una prima volta e ci deve essere il coraggio o la faccia tosta di qualcuno che deve subire, gioie e dolori, di questi esperimenti che se riescono e vengono imitati, possono con il tempo diventare routine. A due mesi dalla scadenza del primo anno dalla diagnosi devo dire che ho deciso di organizzare la Festa e mandare i primi inviti a cominciare da quelli importanti o che avrebbero avuto bisogno di tempi più lunghi per raggiungere i Destinatari … e da Chi potevo cominciare, se festeggi un male, una malattia, come Dono di Dio? Visto che in questi tempi abbiamo la fortuna di avere un Papa come Francesco che non finisce mai di stupire, mi sono detto perché non provarci? Invitare Papa Francesco da solo? E se poi il Cardinale della mia città Crescenzio Sepe lo sa, potrebbe dire: “Perché a me non mi ha invitato?” Quindi bisognava invitare tutti e due con le stesse parole e con inviti personalizzati per ognuno e questo è stato fatto ai primi di Maggio 2014 inviando invito scritto uguale per entrambi attraverso posta prioritaria per il Vaticano e per la Curia di Napoli. Inutile parlare del contenuto dell’invito alla Festa del mio Primo Compleanno del Parkinson come Dono di Dio, perché ne leggerete le parole e vedrete la grafica-foto dell’invito riportati qui di seguito:
 Inviti inviati ai primi di Maggio 2014 a Papa Francesco e al Cardinale Crescenzio Sepe
Testo della lettera inviata a Papa Francesco ed al Cardinale Crescenzio Sepe insieme all’invito riprodotto
Casoria Maggio 2014 A Sua Santità Papa Francesco e a Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe. Siano Lodati Gesù e Maria!!! Carissimo Papa Francesco, per ragioni del tuo tempo prezioso sintetizzo al minimo chi è questo “pazzo” che ti scrive e si permette di invitare Te, e il “nostro” Cardinale, ad una Festa, una Festa insolita che  sicuramente Ti sorprenderà, una Festa dove parteciperanno Amici del mio gruppo di Preghiera ed Amici Comuni che amo e dai Quali sono amato, compreso qualche Sacerdote.  Sono Sandro Peretti, ho 68 anni e dal 1974, anno dell’inizio della mia umile conversione, ho lavorato prima nella Pastorale di una Parrocchia di Napoli  e poi di tante altre Parrocchie della Campania e del Lazio, occupandomi di Fratelli Ammalati, Poveri, Fratelli e Sorelle in difficoltà, Adulti e Bambini. Dal 1983 insieme a Mia Moglie, Bonaria, abbiamo inventato “Il Volontariato dei Bambini” che è nato a Napoli e questo percorso ci ha portato a Costituire il “Movimento dei Fanciulli Piccoli Messaggeri di Pace” con 30 anni di esperienze e attività inedite coinvolgendo centinaia di Fanciulli passando attraverso la Preghiera, creando un nuovo modello educativo che presto ne proporremo, a Te, Santità, ” Le Regole”, che spero approverai in modo da diffondere, se lo desideri, questo nuovo modo di educare i Fanciulli (che a mio avviso) è anche Catechesi, a tutti i Bambini del mondo, un po’ come fece Francesco d’Assisi con i Pontefici del tempo, tenendo conto che sia Giovanni Paolo II° che Benedetto XVI° hanno, in più occasioni scritto ai nostri Fanciulli complimentandosi con Loro e con chi li guidava per quanto facevano. Stiamo per pubblicare in web tutto quanto fatto insieme, anche ciò che si è fatto con umiltà per cercare di Educare alla Pace, Solidarietà, Volontariato ed alla crescita nel Praticare la Religione di appartenenza, ad Adulti, fondando l’Associazione onlus “Rad za Mir”  che è stata costituita insieme ad alcuni Fratelli Soci nel 1999. Va accennato che Rad za Mir in lingua serbocroata vuol dire “ Lavoro per la Pace” e questo nome è scaturito dal lavoro svolto per portare dall’ex Iugoslavia, durante il conflitto degli anni 90, molti Bambini Profughi in Famiglie d’Italia, in più occasioni per tenerli, il più possibile, lontano dalla guerra. Vorrei evidenziare che il merito di tutto quanto è stato fatto, citato finora, è opera dello Spirito Santo al quale indegnamente abbiamo cercato di offrire la nostra disponibilità. Dovrei raccontarti ancora tantissimo ma forse ho detto troppo… Ho accennato ad un invito, nonostante so del tuo tanto da fare, ma tenendo conto anche alla breve distanza che ci separa di pochi chilometri. Da qualche anno sono affetto da alcune patologie ed ho sempre accettato con il sorriso queste sofferenze che il Signore mi ha donato, ma nella vita, Dio mi ha anche donato di stare, spesso, vicino ai Malati, Adulti e Bambini per Assisterli, per Pregare con Loro, per Visitarli, come rappresentante della Parrocchia o per Volontariato Sociale e ti assicuro, anche se Tu, caro Papa Francesco lo sai bene, è la cosa più bella che un Figlio di Dio possa fare: essere insieme al Prossimo in difficoltà, pregare con Lui, parlare con Lui, e con i suoi Cari e innanzitutto essere vicino a Gesù che quando dice: “Ero Malato e mi avete visitato” non fa  altro che ringraziarci per essere stati vicini a Lui, nell’Ammalato. Da circa un anno si è aggiunta alla mia raccolta di Patologie, un'altra malattia che i Medici stanno definendo: “Forma di Parkinson”,  ci hanno messo un bel po’ per diagnosticarlo, perché è un male ancora da studiare …  ma ti assicuro che per la prima volta nella mia vita ho accettato una Malattia come Dono di Dio, sì è un Dono di Dio, perché è un tragitto che Lui ci offre per dare un nostro contributo, piccolo contributo ai mali del mondo, alle anime bisognose, per estinguere un piccolo debito che noi siamo stati delegati di ereditare e per tante altre ragioni che poi capiremo al cospetto di Dio Padre, ma la ragione essenziale è  che nel Dono della Malattia,  ci dona di vestire i panni di Cristo come portatori della Malattia, dimmi Bergoglio, c’è dono più bello di questo? A un anno dalla ricevuta di questo regalo (come il tuo Pontificato) è giusto, anzi per me il minimo è fare  una umile Festa, il primo Compleanno del Parkinson che Dio mi ha donato, lo so, mangiare una pizza e condividere una fetta di torta per festeggiare è da pazzi, è provocatorio, ma, a mio avviso questa Festa, susciterà, penso, curiosità, riflessione, meditazione e magari qualcuno criticherà o storcerà il naso, proprio per questo, ne parlerò pubblicamente, solo dopo fatto la Festa, magari sul web, dove fra l’altro il Signore mi permette di continuare in modo più sedentario, quel lavoro che facevo quando avevo più energie e salute, catturare Anime per la Chiesa (blog: (“esserechiesainweb” e tanti altri blog siti e canali video you tube per attirare nuovi, Sorelle e Fratelli in web). Il segreto di questa Festa  che non sarà rivelato a nessuno se non dopo l’evento sarà quello dell’invito fatto a Te e ovviamente a Chi ti accompagnerà se accetterai l’invito, e anche al mio  Cardinale Crescenzio che conosco poco,  ma qualche volta ha risposto ed ha persino collaborato ad attività con i miei Fanciulli che comunque gradirei partecipasse alla Festa sempre insieme a Chi lo accompagnerà. Sai Jorge, quando nel 1995 facevo pregare molti Bambini di Tarquinia e Civitavecchia durante la lacrimazione di sangue della Madonnina (questo episodio è ancora poco noto, una sera Giovanni Paolo II°, che fra l’altro visionava le videocassette delle attività dei miei Bambini svolte anche a Civitavecchia) venne in silenzio e solo con una piccola scorta,  a pregare in macchina per un po’ di tempo, fuori la villa che custodiva la statuina della Regina della Pace di Medjugorje che lacrimava sangue, e al mattino successivo fummo in pochi a saperlo, fummo strafelici per questo fuori programma di Karol e come tante altre cose che successero intorno a questo grande evento Mariano tenemmo il segreto. Ho pensato a lungo e mi sono detto: Perché Papa Francesco, non potrebbe venire per partecipare a questa festa di un pazzo che, penso per la prima volta nella storia, festeggia il Primo Anniversario della sua Malattia, Dono di Dio? Certo fino a quella sera terrò il segreto di questo invito che allego a Te e che mando a Sua Eminenza Crescenzio, shhhhhhhhhhhhhhhhhh … nemmeno mia Moglie lo sa, ma dopo quella sera verrai o non verrai … non prometto più segreti, lo rivelerò a tutto il mondo per cercare di provocare e catturare altre Anime. Ho reso noto agli Invitati, che se desiderano farmi un Dono, sarà gradita qualche torta che mangeremo insieme e se possono e vogliono, accetterò volentieri un contributo economico che sarà devoluto in gran parte alle Suore Amiche nostre di El Salvador con le quali lavoriamo insieme dagli anni 90’ per aiutare Bambini in difficoltà e per realizzare i loro progetti. Comunque  Caro Francesco, vorrei scriverti per anni interi e spero che  avrò modo di abbracciarti e dirti tante cose belle che se Dio vorrà, comunque te le scriverò in web. Papa Caro, ti Auguro una Buon Cammino e che Tu possa realizzare tutto quanto Dio Papà desidera da Te.  Allego l’invito per Te e per i tuoi Collaboratori che ti accompagneranno, se non verrai, promettimi di farmi venire a Roma con gli Amici da Te, per spegnere insieme a Te un’altra Candelina su una torta per Festeggiare, anche con Te, senza alcun segreto, questo mio compleanno di un Piccolo Grande Dono di Dio. Ti aspetto!   Buona Vita e Buona Eternità!!!       Sandro dei Bambini Ovvero Alessandro Peretti via E. Caruso 34 F Parco Oleandro 0026 Casoria (NA)  Tel.0815403373 E-mail: radzamir@gmail.com Le modalità per raggiungere la Location della Festa (Venerdì 20 Giugno 2014 ore 19,30) sono sul retro dell’invito ………………………………
Poi parlerò di altri inviti, ma devo dire che sono riuscito a mantenere il segreto che ho dovuto rivelare in via confidenziale a Stefano, il Titolare del Ristorante che ci ha ospitato, solo per farlo organizzare in caso di emergenza anche se era solo una ipotesi, quasi incredibile, da prendere comunque in considerazione. Ho sperato fino alla fine che il miracolo accadesse, ma la Festa ben riuscita mi ha reso felice ugualmente rendendo questa piccola delusione meno dura. Preparare questa Festa, nella mia situazione di salute precaria, è stato un grande sforzo, ma devo dire che la gioia è stata immensa e sono riuscito persino ad animarla con qualche piccolo intervento che, i deboli microfoni e le casse sistemati dal mio Amico Francesco Ciampa, con grande difficoltà riuscivano a raggiungere tutti gli Ospiti graditissimi. Amici che non vedevo da anni, Famiglie a me Care, insomma è stato un piccolo revival della mia vita che non mi aspettavo e che penso ha riacceso, da entrambe le parti, il Desiderio di rincontrarsi ancora … ecco perché suggerisco di fare una Festa a Voi che leggete, è bello! Quando venite a sapere che il vostro corpo è vittima di uno stato nuovo, di un malessere che vi creerà difficoltà, non vi piegate, non vi affliggete, tirate su Voi stessi e Chi vi è vicino!  Fatela anche Voi una Festa! Magari aspettate un anno e festeggiate dopo un anno, il Compleanno di questo Dono di Dio! Festeggiate il Primo Compleanno del Dono della Malattia! Falla anche Tu questa Festa! Ti criticheranno, ti daranno del pazzo, ma che t’importa, io ti dico che è bello e non dobbiamo avere paura di gridare che Dio c’è sempre, in ogni attimo della nostra vita, e se fa un Dono del genere ha le sue ragioni, non si mette da parte, e nel momento che il male sopraggiunge anzi ti è più vicino, deve essere la tua Preghiera, la tua reazione, il tuo dire: “ Sia fatta la tua volontà” a testimoniare che tutto quanto stai vivendo insieme al tuo male è suo Dono, e ciò non si fa con le lamentele o con la frase: ”Signore perché proprio a me?” Poi la strategia di interiorizzare che il male c’è e tanto vale esorcizzarlo è efficacissima. Fai la Festa anche Tu, quando la tua vita potrebbe cambiare in peggio, al contrario questa pazza reazione potrebbe migliorare Te, Chi ti sta vicino e persino Chi passa a leggere in web, le parole di questo pazzo. Tornando al messaggio inviato a Papa Francesco devo dire che avevo saputo dei suoi impegni, che l’incontro del Corpus Domini che doveva aver luogo il 20 Giugno era stato anticipato al 19 Giugno e che la mattina del 21 era impegnato nella visita Pastorale a Cassano in Calabria, insomma con la pausa vuota del 20 Giugno, anche se è un po’ stanco, il miracolo poteva accadere. Inoltre so che Papa Francesco, come i suoi predecessori, comunque risponde sempre alla posta ricevuta … sto pubblicando questo post il giorno 05/07/2014 e fino adesso  sono ancora in attesa di notizie, ma se cambierà qualcosa pubblicherò subito le novità. Una ragione del silenzio potrebbe essere dovuta all’enorme quantitativo di posta che giunge in Vaticano che ovviamente ha rallentato il ritmo delle risposte, spero che questa sia la ragione e puntualizzo anche che la Curia di Napoli probabilmente non poteva rispondere senza avere un cenno da Papa Francesco, comunque io sono in attesa.

Cronaca della Festa
del Primo Compleanno del Parkinson come Dono di Dio

Prima di iniziare a leggere questo articolo suggeriamo di leggere gli articoli precedenti di questo post, altrimenti potrebbe essere incomprensibile o incompleto il contenuto di queste parole stesse. L’invito fatto a Papa Bergoglio e al Cardinale di Napoli Sua Eminenza Crescenzio Sepe che abbiamo riportato nel precedente articolo sono stati i primi inviti, inviati e poi ho invitato le due presentatrici del canale tv 2000, Lucia Ascione e Maris Milanese che  avevo conosciuto telefonicamente attraverso “un momento televisivo” vissuto insieme, proprio appena fui dimesso dall’ospedale dove fu diagnosticato il mio “Dono di Dio” ovvero: il Parkinson, infatti attraverso quel breve momento sentii queste due care Persone molto sincere e vicine da considerarle Amiche e non potevo non invitarle alla mia Festa, Lucia ha risposto con una bellissima E-mail e telefonata e mi ha inviato in  Dono, per posta: la Misericordina di Papa Francesco, dono graditissimo.
Lucia Ascione di TV2000 e il Dono della Misericordina di Papa Francesco
 
 Maris, l’ho sentita telefonicamente, ragioni di salute per Lucia e d’impegni per Maris non hanno permesso la loro presenza alla Festa, ma Le ho sentito vicino comunque! Fra i tanti inviti che ho fatto, a parte qualche tifoso incallito (purtroppo l’Italia giocava i mondiali di calcio con il Costarica proprio a un’ora e mezza dall’inizio della Festa mia) che hanno trovato scuse banali per non partecipare, tutti gli Altri invitati, o quasi tutti, anche se con breve ritardo (per aver visto la partita) sono giunti alla mia Festa che penso sia riuscita benissimo. Una parentesi di grande dispiacere, purtroppo, la devo dire, appartengo ad un gruppo di Preghiera da alcuni anni e anche se ho invitato ognuno di Loro, Componenti del gruppo e Guide, insieme alle Loro Famiglie, attraverso microfono alla fine di una Preghiera e attraverso invito cartaceo fatto pervenire molto tempo prima personalmente a ciascuno … Nemmeno uno di Loro ha partecipato, ho solo ricevuto pochissime telefonate da Coloro che avevano problemi di salute o impegni importanti e non avevano possibilità di partecipare, Mistero della Fede? O chissà che altro? È strano che nessuno è venuto, certo che la novità del senso della Festa, lo scandalo che a volte suscita “il nuovo” ha avuto la meglio su Chi insieme a te, Prega Dio chiamandolo Padre come tuo Fratello. Non potevo nascondere questa parentesi (negativa per me) a Chi legge questo blog che si chiama “esserechiesainweb”, purtroppo, noi che siamo gente di Chiesa, (si fa per dire) abbiamo più da imparare di Quelli che non lo sono, comunque anche se con grande sforzo, sono riuscito a perdonare questi Cari Fratelli assenti ingiustificati ad una Festa, che a mio avviso farà storia. Essere cristiano è sempre una situazione di crescita e a proposito di ciò devo ricordare due concetti che Papa Francesco ha suggerito poco tempo, fa durante un incontro con i rappresentanti del Movimento del Rinnovamento nello Spirito tenuto a Roma in uno stadio. Il primo concetto è quello che Chi comanda è Gesù in qualsiasi Movimento o Gruppo di Preghiera, il secondo concetto e che in ogni gruppo di Preghiera bisogna ricordarsi di aggiungere gli Anziani nelle attenzioni al Prossimo, guarda caso, forse qualcuno non è venuto alla mia Festa, temendo il parere di qualcuno che comanda, oppure dimenticando che si trattava di una Festa organizzata da un Vecchio Malato, dimenticando proprio quanto ha detto Papa Francesco, cioè che comanda Gesù e che bisogna ricordarsi dei Vecchi. Non è una polemica è solo un messaggio per Chi è stato invitato e non ha meditato sul mio invito, lo ripeto Gesù mi chiede di perdonare ed io non ho rimpianti e l’ho fatto, ma bisogna comunque far riflettere ad un Fratello che potrebbe “distrarsi” pensando di fare bene.
Espositore per invitare i Partecipanti a scrivere un Card Augurale
 
Altri Invitati che non hanno partecipato sembrano tutti giustificati, ho invitato più di 10 Sacerdoti Amici e tutti erano impegnatissimi, grazie a Dio, sembra che la Chiesa gerarchica, il Clero stia lavorando, anche questi Sacerdoti li avrei voluti tutti con me, alla prima Festa di un pazzo che festeggia il Compleanno di una Malattia come Dono di Dio se però sono stati impegnatissimi Li ringrazio per quello che fanno. Lasciatemi raccontare di un invito fatto direttamente ad un Sacerdote di Napoli carissimo che è stato per anni un mio Padre Spirituale e con il quale ho cominciato il mio lavoro di Amare il Prossimo in pratica. Si chiama Reverendo Padre Luigi Rinaldi e data l’età avanzata, attualmente si occupa di confessare i Fedeli nel Duomo di Napoli, quando è andata a invitarlo alla Festa, Mariella Cosentino la Presidente di “RadzaMir” un’Associazione che patrocina questi Siti e Blog e canali video, cioè: Associazione di Educazione alla Pace, Solidarietà Volontariato e alla Crescita nel praticare la Religione di Appartenenza, quando Mariella gli ha portato l’invito, con una tenerezza dolcissima, ha ringraziato dell’invito, ha puntualizzato di avere 90 anni, ha asserito di amare Sandro il sottoscritto, ma ha detto di non poter partecipare perché stanco e per avere la possibilità di riposare per continuare questo lavoro di confessare Anime, che riesce ancora a svolgere con grande sforzo per Amore della Chiesa. Grazie Padre Rinaldi, pur non partecipando, sei stato l’Ospite assente più gradito della Festa!!!
Il soffio sulla torta con la miniatura del Dono di Dio del Parkinson

 Per quanto riguarda i Partecipanti, ringrazio Tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Rivedere Amici è stato meraviglioso e già ho voglia di fare un’altra festa, pubblichiamo le foto anche se non sono di buona qualità, perché si sono alternati a scattarle molti fotografi volontari e la macchina fotografica ha fatto qualche capriccio. Ringrazio mio nipote Francesco Bolognesi che mi ha fatto da autista, segretario e mi ha aiutato ad allestire la sala, con un cartellone di accoglienza, un altro con su scritto l’invito ai Partecipanti a scrivere un messaggio e biglietto di Augurio per me ed ha anche girato alcune scene della Festa con una telecamerina, nonostante l’ambiente non era bene illuminato. Se la salute me lo permetterà girerò un video dove racconterò personalmente, attraverso tv, il perché di questo evento e aggiungerò i trailer realizzati, e, come in altre occasioni, pubblicherò il lavoro su You tube (canale video you tube di “Pronto Chinonparla” e “Callcenter Contrario”).


Partecipanti alla Festa del Parkinson. Famiglia Persico e Coniugi Veneruso

Raimondo Criscuolo, Maria e Coniugi Luciani, Sorelle Ciotola e Renato Chiacchia

Coniugi Piantone, R. Criscuolo, Maurizio Esposito, Sorelle Ciotola, M. Luciani, Paola Fiorillo, e Mariella Cosentino
Francesco Ciampa, Serena, M. Rosaria e Anna Cipolla, Pasquale Varriale, Salvatore e Assunta Chirico, Luciani e Raffaele Botta
Coniugi Cece, Antonella Ronca e Coniugi Ronca
 
Coniugi Onorato, Coniugi Madonna e Coniugi Borruto
 
Coniugi Chirico e Sorelle Pasquariello
 
Patrizia e Ersilia Salvati, Rosaria Anselmi e la figlia Barone
 
Pasquale e Giovanni Cioffi, Cioffi, Sara, Carmine Cioffi, Alberto Russi e Mamma
 
Pasquale e Giovanni Cioffi, Cioffi, Sara e Lello Pugliese, Alberto Russi e Mamma
 
Foto di gruppo con Francesco Bolognesi 
 
 
 
 
 
 

La Generosità non poteva mancare
alla Festa del Primo Compleanno del Parkinson Dono di Dio
Poster invito alla Solidarietà

Durante il periodo che è nata l’idea di organizzare questa pazza Festa, si sono messe due pulci nelle orecchie, (si fa per dire) una a destra e una a sinistra, la pulce dell’orecchio destro mi ha fatto pensare a madre Teresa quando era a ritirare il premio Nobel per la Pace che contestava i soldi spesi per la Festa e ribadiva che con i soldi di un bicchiere d’acqua spesi nell’hotel che li ospitava avrebbe potuto sfamare un suo Bambino (in India o in altri paesi) per alcuni giorni, allora bisognava da una parte fare anche della Solidarietà e poi attutire la pulce dell’altro orecchio cioè quella della vanità, dell’esibizionismo che potevano prevalere su questo progetto, quindi per evitare questo problema o attutirlo, dovevo equilibrare umiltà e protagonismo ad altruismo quindi dovevo rendere la Festa un pretesto per fare anche della Solidarietà ed è stato facile, visto che da anni mi occupo di Bambini in difficoltà di El Salvador (Centro America) facendo da tramite per Adozioni a distanza e sostenendo tutti i Progetti che nascono e si realizzano grazie alle Suore che hanno fondato a San Salvador:  “Hogar Inmaculado Corazon de Maria” che si trova ad Izalco, Sonsonate di El Salvador (C.A.).  Un piccolo centro che accoglie Bambini in difficoltà ma che avrebbe bisogno di diventare molto più grande per poter fare altre attività di Solidarietà, Centro di studi per Seminaristi e Novizie, Casa di accoglienza per Famiglie in difficoltà e un Santuario, desiderio di Maria Vergine. Suor Ursula e Suor Marina da molti anni sono mie e nostre Amiche-Sorelle che ho conosciute in Italia in occasione di Apparizioni Mariane in Campania e in Cina, delle quali presto racconterò in altri Blog e Post. Da circa un anno Suor Ursula e Suor Marina grazie al Vescovo di El Salvador Costantino Barrera,  hanno posato la prima pietra per costruire questo complesso di edifici che comprende come già detto un Santuario Mariano e sono in cerca di fondi per posare la seconda e tutte le altre pietre e mattoni che occorreranno per le strutture, purtroppo anche se Le stiamo aiutando dall’Italia nonostante abbiamo aperto un conto bancario in Italia e uno in El Salvador dei quali forniremo i dati, non ci sono state risposte di rilievo, allora tornando alla mia Pazza Festa ho chiesto nell’invito ai Partecipanti, di non farmi regali ma di donare un contributo per questi progetti delle Suore e devo dire, raccolto grazie alla collaborazione di Maria Luciani, Elvi Collura, Maurizio Piantone, Paola Fiorillo, Maurizio Esposito, Natalia Giuditta e Ciro Mango che hanno lavorato per rendere questo gesto più importante della solita beneficenza e si sono occupati di chiedere con gran discrezioni di inserire in una busta un contributo per realizzare in piccola parte i progetti e i Desideri delle nostre Suore e alcuni di Loro sono stati anche “tesorieri” di quanto raccolto e custodito fino all’arrivo di Suor Ursula Destinataria del gruzzoletto, che periodicamente viene in Italia per commissioni importanti e per Pregare con noi. Vorrei chiudere il discorso sulle due pulci per poi tornare con Voi Visitatori sulla Solidarietà; Il Ristorante scelto ha organizzato un Menù di Pizza e altro, 
il tutto a un prezzo accessibile a gente non ricca come me e il dolce è stato portato dagli ospiti stessi come richiesto nell’invito per fare più comunione. Devo confessare che il conto del Ristorante è stato pagato da mia Moglie, un piccolo regalo per questo pazzo compleanno di un marito matto, una Moglie che anche se era assente alla Festa per la sua natura di non protagonismo, e non essere al centro delle attenzioni anche se in occasione di un evento come Moglie del protagonista e quindi pur non essendo venuta, ha rotto un salvadanaio per alcune spese da fare ed ha pagato Lei le pizze, ma va detto che il conto poteva essere addirittura pagato da Stefano, il titolare del Ristorante stesso, che aveva scommesso con me che se avesse partecipato Papa Francesco alla Festa, la cena l’avrebbe offerta Lui, io comunque Gli ho promesso che se incontrerò il Papa in futuro, inviterò anche Lui all’incontro. Prima di finire questo articolo scrivo ancora Grazie!!! Grazie a tutti i partecipanti che sono stati: Coraggiosi e Pionieri Partecipanti di un nuovo modo di far Festa.
La Generosità della Festa pazza del secolo,
può ancora continuare?
Visto che siete in web e mi avete letto fino a qui pensate di aver sciupato il vostro tempo? Allora, lo scopo da raggiungere dell’autore di questo post era doppio, sperare che i Visitatori possano definire un “Dono di Dio” qualche malattia di rilievo, quando si presenterà, il che indubbiamente è un gesto frutto di grande meditazione, riflessione, Preghiera, non può partire subito, d’impatto, allora il suggerimento che posso dare e pensateci subito, da adesso, non aspettate di essere sorpresi, la vita è piena di cose belle, meravigliose, quelle se vengono non c’è bisogno di prepararsi per accoglierle e viverle, ma se ci sarà qualche evento che potrebbe renderci un dispiacere o potrebbe coglierci impreparati la soluzione per un Credente è accettarlo come Dono di Dio. Sin dal primo momento, questa reazione che può sembrare assurda, pazzesca  il miglior metodo per partire da vincitore in una gara che anche se potrebbe deteriorare e distruggere il nostro corpo ci renderà coraggiosi e vittoriosi nello spirito, La Festa che organizzerete, che organizzerà sarà come una promessa fatta a Dio, fatta a Te stesso, fatta ai tuoi Cari, fatta ai tuoi Amici che ce la metterai tutta per vincere la guerra della quale parlavo prima. La consapevolezza che Dio risuscita i morti e guarisce i malati non deve farci pensare di essere sempre nell’attesa di quelli del Miracolo, della Guarigioni ma di avere la speranza, o meglio la certezza di vivere una vita eterna dove non ci saranno più malattie, sofferenza, dolori e morte, e questo vuol dire per sempre. Chi credi stia meglio, un ammalato che è certo della vita eterna o una persona sana piena di dubbi sul futuro dopo la morte? La Fede, aiuta, a pensarla in questo modo, a credere in questo modo e non potrebbe essere che Dio doni questo “Regalo” proprio a Chi ha bisogno di questa crescita, questo tempo particolare di malattia per capire, per crescere, per un tempo dove il riposo, il letto, l’ospedale potrebbe creare tempo e ambiente per una profonda riflessione, un lungo esame di coscienza o un vedere le cose con calma e attenzione lontano dai ritmi e dal chiasso che ogni giorno ci impediscono di guardare in noi stessi? Questo solo per fare una valutazione soggettiva per Chi avrà il Dono, si fa per dire, e quanti Figli, Parenti, Amici, Genitori, con questo Regalo che Dio farà al loro Caro quanto affetto, tempo, potranno dedicare a Chi forse meritava già prima del Dono le Attenzioni, le Cure, il Tempo che adesso con il “Regalo” gli andremo a dedicare, o addirittura gli voltiamo le spalle. I Doni di Dio possono stimolare Bene e Male sono anche una prova, un test, ci sono Ammalati che prendono questi Doni come macigni, come maledizioni e rendono il loro cuore di pietra fino a sfociare nella dannazione, questo perché non hanno cominciato bene il percorso della malattia, invece accettarla come un Dono di Dio è la migliore e più saggia soluzione. Il discorso della dannazione potrebbe proseguire con la Misericordia di Dio, ma di ciò parleremo in altri post. Organizza la tua Festa, la tua Pizza e festeggia anche Tu questo dono e magari fammi sapere se e quando lo farai, più siamo meglio sarà, per evitare protagonismo aggiungi anche un pretesto di Solidarietà, cioè attraverso delegati di fiducia raccogli fondi per un progetto di Opere Buone e scrivi tutto quanto raccogli e il Destinatario della tua beneficenza, è bene conservare documentazioni su quanto raccolto e donato, per evitare dubbi o incertezze sull’onestà del tuo gesto e Auguri per il tuo Dono. La nostra e-mail è esserechiesainweb@gmail.com Per concludere, è un po’ come ognuno di Voi, che leggendo questo post, è stato un po’, mio ospite alla mia Festa, devo chiedere anche a Voi, a Te di dare un contributo, se vuoi  e puoi, per la Solidarietà! Scrivo i dati dei conti bancari con i quali facciamo pervenire le nostre offerte ai Progetti di El Salvador:
conti bancari
Conto per i versamenti dal Continente Europeo:
IBAN  IT17W0617549840000002961680 con delega e intestazione ai Sigg. Colombo Mariano e Castagna Antonella
 
Concretizza questa tua partecipazione virtuale alla mia Festa con un contributo, te ne sarò grato e ti ringrazio comunque anche se non potrai farlo. Ti Auguro una Buona Vita, una Buona Festa ed una Buona Eternità, Grazie per essere stato con me in web …
sandro peretti