Lettera aperta a Papa Francesco 21 ottobre 2013
Il Silenzio non sempre è saggio
Il Silenzio non sempre è saggio
Siano lodati Gesù e Maria!!!
Carissimo Papa Francesco, ringrazio lo Spirito Santo che ci ha fatto Dono del tuo Pontificato e che finalmente ha regalato all’umanità un Papa “molto vicino” con il Cuore, con la Mente e con l’Anima, agli Abitanti di questo strano mondo. So che tante Sorelle e Fratelli, ti scrivono e gradirebbero una tua risposta e quindi umilmente mi inserisco nel turno di una posta che ha bisogno del suo tempo per giungere al Destinatario, essere letta, e perché no! Magari avere anche una risposta. Santità, prima di entrare nel tema di questo mio “osare”, devo solo dire poche parole su chi sono e cosa faccio; Ho 67 anni e sono felicemente sposato dal 1971 con una Moglie che si chiama “Bonaria” (un nome che a Te piace tanto). Dal 1974 a Napoli, Dio Padre ha bussato alla mia porta ed ho cominciato un cammino di conversione, con molte cadute, ma il Signore mi ha donato di lavorare per il prossimo in Chiesa e, attraverso il Volontariato e in Istituzioni Sociali, dal 1983 ho cominciato a lavorare con la mia Sposa, e con alcuni Amici, fra, per e con i Bambini, creando il “Movimento dei Fanciulli Piccoli Messaggeri di Pace” che ha coinvolto centinaia di Bambini con la formazione e la Costituzione di tanti gruppi, facendo praticare Loro, innanzitutto Preghiera attraverso una Catechesi molto innovativa e sperimentando, spesso con successo, attività educative, inedite per i Minori, per la Solidarietà e la Pace, molto apprezzate, attraverso corrispondenza, sia da Giovanni Paolo II° che da Benedetto XVI°. Qualche problema di salute di rilievo, da un po’ di tempo, mi ha costretto a continuare questa meravigliosa opera e tutte le altre, con sedentarietà e quindi il lavoro che svolgevo con le braccia e le gambe adesso lo faccio con l’utilizzo del PC e di internet, e sono contento che anche Tu, come Carol, hai adottato questo mezzo per raggiungere quelli che trascorrono il loro tempo su questo nuovo strumento. Scrivo spesso di Te, di Pace, Solidarietà, Volontariato sul web, in molti blog, siti, profili face book e canali video you tube, e cerco di catturare i Visitatori del web per invitarli ad “Essere Chiesa”. Non a caso quanto ti scrivo sarà pubblicato contemporaneamente, in alcuni dei miei Blog, vedi: “esserechiesainweb”blogspot … perché ritengo importante comunicare con Te, ma anche con tutti quelli che utilizzano internet, per riflettere su argomenti di rilievo e soprattutto su un episodio recente di grande spessore.
Erich Priebke
La vicenda che abbiamo vissuto recentemente attraverso i media sui “funerali” o “non funerali” nei riguardi di Erich Priebke, mi ha sconvolto non solo per il rumore dovuto a chi non desiderava che si facessero questi funerali, o pretendeva che il soggetto in causa, non fosse seppellito nel proprio cimitero e in nessun altro. Per evitare conclusioni affrettate e giudizi confusi da parte dei Visitatori del web, che leggono queste parole, vorrei premettere che, ciò che fu fatto in vita da questo nostro Fratello, che Dio ha chiamato a Sé, suscita profonda indignazione e assolutamente va condannato e tenendo conto del 5° comandamento, è peccato, quindi provoca dispiacere agli occhi del Signore. Premesso ciò, va detto che, desidero che venga approfondito l’episodio in oggetto attraverso altri punti di vista (Chi vuole conoscere la biografia di Erich Priebke il web è pieno di notizie a riguardo) …. Comunque devo dire che personalmente ho avvertito un gran silenzio, da parte di noi, “cosiddetti Cristiani”, nei riguardi di tutta la vicenda. Sembra che abbiamo dimenticato le lezioni del nostro e tuo Maestro. Gesù ci chiede di perdonare 70 volte sette, Gesù ci chiede di pregare per i nostri nemici, Gesù ci insegna nel Padre Nostro di chiedere al nostro Papà del Cielo di rimettere i nostri debiti, perché noi possiamo rimettere ai nostri debitori e potrei andare avanti per un bel po’ con queste lezioni ... Purtroppo non ho sentito una sola persona testimoniare, come Cristiano, nei riguardi di quel poveretto. Quando chiediamo nell’Ave Maria, a Maria, nostra Mamma, di pregare per noi Peccatori (dove inserirei anche per qualcuno del quale stiamo parlando) adesso e nell’ora della nostra morte … Che è successo nel momento della morte di quel poveraccio, Maria non ha ascoltato le nostre Preghiere? Se non ha pregato lui, Erich Priebke, sicuramente, io penso che lo abbiamo fatto e lo facciamo sempre noi, in ogni Ave Maria che preghiamo per tutti i nostri Fratelle e Sorelle. E la Misericordia di Dio, in quel momento della morte di quel Povero, era in sciopero? Se Gesù ha detto che Prostitute e Ladri ci precederanno in Paradiso a tanti che si credevano migliori degli altri, raccontava favole? Immagina, Tu Papa Bergoglio, e immaginate Voi Visitatori del web, che bello per una nostra Sorella che per qualsiasi ragione di questo mondo, nel corso difficile della sua vita, ha dovuto vendere il proprio corpo, che bello per Lei quando Dio la chiama a Sé, che quel Corpo che ha custodito la sua Anima, possa ricevere una Benedizione di Dio da parte di un Sacerdote e una Preghiera di perdono e di richiesta a Dio ed a Maria di accoglierla nelle loro braccia, una piccola preghiera da parte di qualcuno di noi che si “crede” Cristiano. Chi siamo noi per giudicare prostitute, ladri, suicidi, assassini, per giudicare Priebke e altri Figli di Dio? Chi siamo? Noi che siamo coloro che, nel corso di questo pellegrinaggio, che è la nostra vita, ci sollazziamo nei nostri errori e peccati e ci permettiamo di essere giudici … anziché gridare il perdono per gli Altri e invocare il nostro perdono a Dio ed alla Mamma del Cielo. Caro Papa Francesco, come Te anche io desidero una Chiesa migliore, ma anche se il silenzio, spesso è importante, un piccolo grido qualche volta può essere più saggio del silenzio stesso, io ho pregato per Priebke e sono fiero di averlo fatto, e lo sto gridando nel web, suggerisco ad ognuno di Voi, quando occorre, di rompere il Silenzio e non avere paura, quando al cospetto di Gesù hanno trascinato l’Adultera colta in flagrante nell’errore, erano pronti a lapidarla, Gesù chiese di lanciare la prima pietra a chi di loro era senza peccato, ma ognuno dei potenziali giustizieri, andò via con la coda fra le gambe, lasciando cadere la grossa pietra che era pronta a colpire per fare giustizia, comunque disse alla Donna “Neanche io ti condanno, va e non peccare più”. Se Gesù avesse fatto “silenzio”, non avrebbe potuto fare quello che ha fatto, non avremmo avuto un nuovo Testamento e nei libri di storia non avremmo mai letto di un Uomo di Nazareth straordinario. Papa Bergoglio, scusami se ho osato scriverti e ho lanciato questo messaggio ai Fratelli e Sorelle del web che saluto e ringrazio di averci letto. Buona Missione e Grazie a Te per tutto quello che fai!!! (Un pubblicista del web)
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