domenica 17 novembre 2013

Grazie!!! Fratelli e Sorelle della Parrocchia San Giustino de Jacobis di Casoria (Napoli)



Grazie!!! Fratelli e Sorelle della Parrocchia
San Giustino de Jacobis di Casoria (Napoli)


Ottobre 2013. Il secondo “Grazie!!!” di questo nostro blog, va a Tutti i  Fratelli e le Sorelle della Parrocchia San Giustino de Jacobis del Comune di Casoria in Provincia di Napoli (a poche centinaia di metri dall’Aeroporto di Capodichino) che hanno offerto la loro disponibilità ed hanno lavorato intensamente per assistere, sostenere notte e giorno, F.M.  la nostra Presidente onoraria dell’Associazione “RadzaMir” che patrocina tutti i nostri Siti, Blog, Canali video you tube, Profili Face Book e twitter, troverete la sua biografia nelle nostre prossime pubblicazioni (Biografie dei Soci). La nostra Sorella dopo un tempo rilevante di malattia e sofferenze è tornata alla Casa del Padre all’inizio di questo mese. Anche se in un certo qual modo, la carissima Presidente, un po’, ci appartiene, non potevamo non pubblicare questo “Grazie!!!” Innanzitutto a Lei stessa, che, oltre a lavorare come Volontaria all’Unitalsi, per assistere gli Ammalati nel loro Pellegrinaggio verso Lourdes, dove è stata promossa a svolgere ruoli di responsabilità, Le è stata conferita una Laurea in Solidarietà dal “Movimento dei Fanciulli Piccoli Messaggeri di Pace” per i lavori svolti in “RadzaMir” per i Bambini Profughi della ex Jugoslavia, in occasione del conflitto degli anni 90’ e aver svolto tante altre attività per la Pace che leggerete nella biografia, appena sarà possibile pubblicarla.

Foto della Presidente Onoraria di "RadzaMir", in primo piano, e mentre assiste un'Ammalata a Lourdes


Vogliamo sottolineare che, quando il male che ha colpito la nostra Comune Amica, ha cominciato ad essere insostenibile, non solo in ambito ospedaliero ma anche a casa, molti volontarie e volontari della Parrocchia San Giustino de Jacobis hanno lavorato a 360 gradi per dare aiuti ulteriori a Familiari e Parenti che non riuscivano da soli a sostenere questo travaglio di graorariande necessità, ma va ricordata la Presenza frequente del Parroco Don Arcanstgelo, dei Diaconi, del Gruppo Pastorale della Parrocchia, un Grazie particolare a Tutti Loro, nonché Amiche, Amici, Familiari, Parenti, complimenti e Grazie! Grazie anche per l’organizzazione dei turni che riuscivano a coprire assistenza sanitario e sostegno affettivo e spirituale nell’arco delle notti e dei giorni. Grazie di nuovo a tutti. Anche se la Parrocchia di San Giustino ha sempre sostenuto ammirevolmente, a livello spirituale e materiale gli Ammalati gravi, va detto che il livello di qualità del lavoro e dei tempi organizzativi, in questa occasione è stato eccellente e noi, di “Rad za Mir e di esserechiesa inweb”, di Volontariato con la V maiuscola, ce ne intendiamo. Un sito come “esserechiesainweb” suggerisce a tutte le Parrocchie, comitati di quartiere, centri sociali, associazioni di volontariato e quant’altro, se non lo hanno fatto già, o lo stanno facendo, di organizzarsi alla grande,  per fronteggiare in queste occasioni i problemi legati alle Sorelle e Fratelli Ammalati, vjcini, che, anche se tenuti in cura da bravi Medici, Infermieri, Familiari, Parenti ed Amici, a seconda della gravità del male,  hanno comunque bisogno di questo ulteriore sostegno che la Parrocchia ed altre Istituzioni Sociali devono assolutamente fornire. I suggerimenti di Papa Francesco sono in sintonia con quanto è stato fatto alla nostra Sorella e non va dimenticato ciò che Matteo ha scritto nella nostra guida alla vita:  “In verità vi dico: Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. (Matteo 25 (40) Parole di Uno che è nell’Ammalato e anche in ognuno di noi che abbiamo il privilegio di visitarLo e dargli una mano. Grazie Amiche ed Amici della Parrocchia San Giustino de Jacobis di Casoria, Napoli! E grazie a tutti gli Altri!                         (Il pubblicista di esserechiesainweb)



Il  Reverendo Don Arcangelo Caratunti con Giovanni Paolo II° e il Cardinale Crescenzio Sepe


L'inferno della terra dei fuochi

Il Sacerdote Don Maurizio Patriciello impegnato in prima persona nella lotta contro la Terra dei Fuochi.

L’inferno della Terra dei Fuochi

Novembre 2013. Ci sono voluti molti anni per far sapere, attraverso i media, a tutti i Cittadini Italiani e in modo particolare a Quelli che vivono in Campania, vittime inconsapevoli e non, di una grande tragedia e calamità innaturale: il fenomeno che è stato definito “la terra dei fuochi”, che sembrerebbe un problema circoscritto in molte aree della Regione Campania, ma attraverso un’analisi più attenta emerge che è esteso in molte Regioni d’Italia e oltre. Anche se solitamente, per rendere meno noiose e non molto lunghe le nostre pubblicazioni, rimandiamo in altri siti web a cercare notizie circa l’argomento trattato in questo caso cercheremo, anche se sinteticamente, di dare notizie a riguardo per rendere noto e monitorare, se Dio vorrà, l’evento o buona parte degli eventi che ruoteranno intorno a questo fenomeno che, a nostro avviso, ha una priorità assoluta riguardo alle emergenze che, anche se sembrano trattare problemi ambientali, si estendono al mondo della sanità, della legalità, della giustizia, della protezione civile, nonché al corpo forestale e ad una guerra in atto contro un nemico, che ha mietuto tante vittime e continua ad uccidere, se non si ricorre subito, molto presto, ai ripari, ucciderà nei prossimi giorni, mesi ed anni altre centinaia, migliaia e più di nostri Fratelli e Sorelle. Una guerra nella quale abbiamo cominciato solo a muovere i primi passi e dove sarà difficile organizzarsi ed avere i mezzi per combattere e vincere. L’allarme fu lanciato molti anni fa da un pentito della camorra che ovviamente in cambio di uno sconto sulla pena, denunciò quanto stava accadendo in molte terre della Campania dove i malavitosi guadagnavano somme ingenti per trasportare e far sparire rifiuti altamente tossici provenienti prevalentemente dalle industrie dell’Italia del nord. Questi rifiuti venivano trasportati di notte o nel massimo segreto in terre dove venivano subito sepolti per sparire, seppelliti, sia in terre pubbliche che private, corrompendo proprietari con piccole somme di denaro,  o addirittura a loro insaputa. Prima di continuare la sintesi di questa lunghissima storia, dopo aver reso noto che le confessioni di questo pentito furono tenute segrete, è bene tenere il conto dei responsabili finora accertati di questo fenomeno che sono: i dirigenti delle imprese che producevano i rifiuti e i malavitosi che guadagnavano con questo traffico e smaltimento o meglio seppellimento… potremmo anche aggiungere a questo punto tutti quelli che in qualche modo venivano a sapere di episodi isolati o che erano testimoni di questi lavori in corso e gli inquirenti addetti alla sorveglianza del territorio che davano poco peso alla constatazioni di episodi anomali o a testimonianze e denunce sporadiche di audaci testimoni. Uno stato che già sapeva aveva commesso una grave colpa a non rendersi conto dei pericoli che potevano verificarsi nei luoghi di deposito dei veleni dove addirittura si acceleravano processi di bruciare rifiuti anziché seppellirli e quindi poter trasmettere malattie e morte attraverso l’aria che si aggiungevano a inquinamenti delle acque, e dei cibi coltivati proprio nel terreno dei rifiuti o nelle vicinanze. Qualche Medico Oncologo di buona volontà cominciava a constatare la crescita abnorme delle malattie e delle morti provocate appunto dal contatto o dalla vicinanza a zone in qualche modo avvelenate e a comunicare questi dati alle Autorità competenti ed ai Media con scarsi risultati. Le denunce di Roberto Saviano un giornalista, scrittore, storico, sono state fra le prime a rendere pubblico questo problema in vasta scala attraverso la pubblicazione di libri che ovviamente lo hanno messo in pericolo di vita, non solo per il danno inferto ai malavitosi, ma anche a qualcuno che svolgeva il lavoro, si fa per dire, più in alto di mettere sempre a tacere o a rimandare al massimo i tempi delle indagini, o addirittura minimizzare “i rischi” per evitare decisioni dei governanti, non solo della intera nazione ma anche di quelli locali. È noto che Saviano come molte persone che si creano nemici pericolosi, vive da anni in domicilio segreto e cammina, quando può, con la scorta. Continuando con la lista dei protagonisti negativi  di questo fenomeno, con tutto il rispetto di Coloro che svolgono il loro lavoro con onestà e dedizione vanno aggiunti: ministri, responsabili del parlamento e del senato, sindaci, presidenti regionali e provinciali, assessori, tecnici, inquirenti e tanti altri che hanno contribuito o per paura, o in cambio di denaro, a rendere sempre più scorrevole questo gigantesco business-biocidio o a rimuovere il problema soprattutto ignorandolo. Il sottoscritto che scrive, si assume tutte le responsabilità di quanto asserisce tenendo conto di elogiare nuovamente Chi svolge il proprio dovere o fa più di quanto dovrebbe fare, ma in una nazione dove, non siamo riusciti a sapere cosa è successo a Ustica, a Bologna, alla funivia con tanti passeggeri dove il filo che la reggeva fu tagliato da un elicottero che giocava come in un videogame, non si è riusciti a sapere la verità su tante stragi ed omicidi e sui compromessi con la mafia, su gladio… eccetera, eccetera, eccetera quanto asserito è più che ovvio. Dispiace raccontare certe realtà o fare delle considerazioni, ma i giornali e le notizie date attraverso le televisioni certe volte sono così banali, stupide e ripetitive dove hanno fatto bene Coloro che hanno cominciato ad arruolarsi nell’esercito dei Pompieri che tenteranno di spegnere simbolicamente, gli incendi della terra dei fuochi a rifiutare la partecipazione dei politici e movimenti vari alle manifestazioni che stanno dando il via a muoversi tutti per una causa che riguarda la nostra pelle, la pelle dei nostri figli e dei nostri nipoti. Un Sacerdote di Caivano (Napoli) Don Maurizio Patriciello sta lavorando per mettere insieme un esercito di gente comune che sta facendo sentire il proprio grido di indignazione e far muovere fra gli altri persone che coprono ruoli di responsabilità e che si diano subito da fare per spegnere metaforicamente questi fuochi. Sicuramente Papa Francesco, che non c’è argomento di solidarietà che possa ignorare, ed ha ricevuto qualche lettera dei Familiari delle Vittime, sta già pregando e magari presto sentiremo che darà una mano a questo Sacerdote che ha svegliato tanta gente che dormiva e che aveva bisogno di essere svegliata, Papa Francesco sicuramente farà il suo appello a chi dovrà muoversi per fronteggiare il problema che è enorme ed urgente. Ci sono anche Medici Oncologi, nonché  Responsabili della Forestale e di altre Istituzioni che stanno lavorando per questa causa ai quali ringraziamo e suggeriamo di sostenerli, contattarli e di suscitare nuovi arruolamenti fra i loro Colleghi.  Un nostro suggerimento che può sembrare banale e utopico, per resettare tutto e cominciare d’accapo è il seguente: lavoriamo tutti per “analizzare” lo stato delle nostre terre, che sono le migliori del mondo, prima di coltivarle, e studiare un modo di “produrre” senza creare rifiuti tossici, anche se dovrà costare molto e magari diminuirà un lavoro che può produrre innanzitutto morte. Inutile fare l’ennesimo discorso sulle centrali nucleari che sì, danno energia ma a che prezzo? Creando quanta potenzialità di rischi e di morte? Poi il petrolio, i pneumatici, eccetera, eccetera, eccetera. Quando impareremo a rispettare innanzitutto la vita e poi tutto il resto? Da un po’ di tempo le cose stanno cambiando sia alla Regione che ad altri Organi competenti ma si è giunti con troppo ritardo e quindi suggeriamo di stimolare questo “risveglio ritardato” con la vostra collaborazione e che chi deve lavorare per far migliorare la situazione deve farlo subito senza più dormire, Inoltre ricordatevi che state leggendo una pubblicazione di esserechiesainweb e ovviamente se volete essere Chiesa dovete arruolarvi in questo esercito di pompieri per dare il vostro contributo a spegnere i fuochi di questa terra, chissà che in futuro non lavoreremo tutti per spegnere i fuochi… quelli dell’inferno. Buon Lavoro!!! Grazie per averci letto! (Il pubblicista di “esserechiesainweb”)