mercoledì 12 marzo 2014

La gioia di aver conosciuto Natuzza Evolo


 
La gioia di aver conosciuto Natuzza Evolo Questa gioia che abbiamo provato, in modi diversi, alcuni di noi, attraverso questo incontro, non potevamo tenerla per noi, ed abbiamo deciso di raccontarla anche perché, alcune “somiglianze di episodi” legano la Mistica del nostro tempo, Natuzza Evolo ad alcuni di noi che ci occupiamo della pubblicazione di questi post e dei Soci dell’Associazione di Educazione alla Crescita nel praticare la Religione di appartenenza, nonché nel Praticare Attività per la Pace, Solidarietà e Volontariato “RadzaMir” che patrocina queste  pubblicazioni web. Ma procediamo con ordine; Una breve biografia tratta da wikipedia, (che abbiamo leggermente modificata) della nostra Sorella del Cielo è giusto che preceda queste testimonianze: Fortunata (Natuzza) Evolo (Paravati, 23 agosto 1924 – Paravati, 1º novembre 2009) è stata una mistica italiana. Nacque a Paravati, una frazione del comune di Mileto, antica città della Calabria. Il padre, Fortunato, qualche mese prima che lei nascesse, nella speranza di poter contribuire economicamente al sostegno familiare, era emigrato in Argentina, da dove non sarebbe tornato mai più, formando una nuova famiglia. La madre, Maria Angela Valente, rimasta sola con numerosi figli da accudire, si adattò ai lavori più umili per sfamare la famiglia. La bambina purtroppo, non ricevette una particolare formazione religiosa, Natuzza (un diminutivo di Fortunata molto diffuso in Calabria) cercò di aiutare la Mamma accudendo gli altri fratelli, non potendo frequentare regolarmente la scuola e restando quindi con un livello di istruzione molto limitato, quasi analfabeta. A 14 anni, per aiutare la famiglia andò a lavorare come domestica in casa dell’avvocato Silvio Colloca, guadagnandosi subito la fiducia di quella famiglia. Ma dopo poco tempo Natuzza fu al centro di presunti fenomeni paranormali, quali la visione di persone che erano defunte. Nel 1941 Natuzza si ritirò da quel lavoro, andò a vivere presso la nonna materna e pensò di farsi suora, ma venne sconsigliata, proprio perché protagonista di tutti quegli episodi inquietanti. La madre decise allora di farla sposare e le propose il matrimonio con un giovane, figlio di amici, di professione falegname, che in quel momento prestava servizio nell'esercito. Trovandosi lo sposo in guerra, il matrimonio (officiato con rito civile), avvenne per procura il 14 agosto 1943. La coppia ebbe cinque figli. Durante il corso della sua vita si sono manifestati una serie di episodi paranormali: apparizioni e colloqui con Gesù Cristo, la Madonna, Angeli, Santi e Defunti, la comparsa di stimmate ed effusioni ematiche accompagnate da stati di sofferenza durante il periodo Pasquale e momenti di estasi. Svariate testimonianze le attribuiscono il dono di indirizzare verso i Medici più idonei, i Pazienti o familiari degli stessi capaci di curare le patologie delle quali erano affetti, e spesso a farli guarire. Per decine di anni ricevette presso la sua abitazione migliaia di persone provenienti da tutto il mondo per incontrarla, principalmente nella speranza di avere notizie dall'aldilà dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie o quelle dei loro Cari. Su sua ispirazione si costituì nel 1987 un'associazione (poi diventata fondazione, presso cui Natuzza ha trascorso il resto della sua vita) con l'obiettivo di creare a Paravati un complesso che inglobasse un santuario mariano, strutture per l'assistenza medica e centri per giovani, anziani, disabili, tra cui, già realizzati, il centro anziani "Pasquale Colloca" e quello per i servizi alla persona "San Francesco di Paola".
"Ambiente di accoglienza" di Natuzza Evolo
Ispirati da Natuzza e dalla sua testimonianza di fede sorsero inoltre, dal 1994, dei "Cenacoli di preghiera". Il 9 aprile 2007 Rai International trasmise da Paravati di Mileto lo spettacolo "Notte degli angeli", a Lei dedicato, organizzato dal promoter musicale Ruggero Pegna e condotto da Lorena Bianchetti, ispirato al libro "Miracolo d'amore" (Rubbettino Editore), storia della guarigione dello stesso Pegna dalla leucemia. Il 7 giugno 2008, l'Unione Cattolica Stampa Italiana l'ha insignita del premio Affabulatore d'oro per la sua straordinaria dote di "comunicatrice di Verità". Morì a causa di un blocco renale alle 5 di mattina del 1 novembre 2009 nel centro per anziani, che lei stessa aveva fondato grazie alle cospicue offerte dei fedeli. Riguardo alle controversie il 18 febbraio 1940, il vescovo di Mileto Paolo Albera inviò a padre Agostino Gemelli una fitta documentazione riguardante il caso dell'allora diciassettenne Natuzza Evolo. La risposta di Padre Gemelli non si fece attendere; la sua opinione fu che si trattasse certamente di una personalità affetta da "sindrome isterica", esortando i sacerdoti e i parrocchiani del luogo a disinteressarsi del caso al fine di "sminuire la portata e favorire anche così la guarigione della ragazza". Da lì a poco, Natuzza Evolo venne rinchiusa in manicomio per ordine dello stesso Padre Gemelli. La Chiesa modificò in seguito radicalmente il suo atteggiamento verso la Evolo, A nostro avviso Padre Gemelli era un Sacerdote ricco di Carismi ma forse poco idoneo a valutare casi come quelli di Padre Pio e della stessa Natuzza.: il vescovo Luigi Renzo, attuale titolare della diocesi di Mileto, ha aperto l'inchiesta diocesana, primo passo nell'iter di beatificazione.
Testimonianza di Suor Marina e Suor Ursula
Natuzza Evolo insieme a Suor Ursula e Suor Marina  27 Novembre 2003
Testimonianza di Suor Marina e Suor Ursula di El Salvador (due Suore che a El Salvador nel centro America stanno lavorando al Progetto per costruire un Santuario Mariano di espiazione ed una casa di accoglienza per Bambini, Anziani e Famiglie in difficoltà con annesso una casa di formazione per trasformare “vocazioni” in Suore e Sacerdoti, un po’ come ha fatto Natuzza: “Ricordando il giorno che ci ha ricevuto la venerata signora Natuzza, 27 Novembre 2003, ci ha detto che per il Santuario avrebbe pregato per noi affinché potessimo realizzarlo insieme alle  persone che amano la Santissima Madre Maria. Quando ci siamo recati da Lei la Signora Natuzza stava poco bene di salute e nonostante ciò, ci ha ricevuto, anche se era tardi in quel giorno del Signore che ci ha permesso di conoscerla e salutarla brevemente, grazia a Dio ovviamente ma anche a Mario Nevano, Ciro e Anna gli Amici di Napoli che ci hanno aiutato a fare questa visita indimenticabile. Ora Mamma Natuzza prega per noi dal cielo.”
   Altra foto di Natuzza Evolo con Suor Ursula e Suor Marina di El Salvador
                                    Testimonianza di Antonella e Mariano
Io e mio marito con tutta la famiglia abbiamo avuto la gioia e la grazia, alcuni anni fa di recarci più' volte a Paravati per incontrare Natuzza Evolo, grande mistica dei nostri tempi , figura splendida , semplice , parafulmine dell' umanità', stigmatizzata come i grandi Santi, riviveva nella sua carne la Passione di Gesù' il Venerdì' Santo e risorgeva con Gesù' il giorno della S . Pasqua. Abbiamo avuto la grazia di abbracciare una Santa già su questa terra e chiedere consigli  aiuto spirituale che Lei offriva con tanto amore presentando tutto quanto Le si chiedeva alla Madonna che attraverso Gesù dispensa grazie i nostri bisogni. Natuzza nel suo testamento ai suoi figli spirituali afferma che le cose più' importanti e gradite al Signore sono l' umiltà' e la carità', l'amore per il prossimo, la pazienza, l'accettazione e l' offerta gioiosa al Signore di quello che le ha sempre chiesto per amore suo e delle anime e soprattutto l'ubbidienza alla Chiesa. Natuzza ha sempre avuto fiducia nel Signore e nella Mamma Maria, è da Loro che ha ricevuto la forza di donare un sorriso, una parola di conforto a chi soffre e suggerimenti e consigli per vivere meglio per l’anima e per il corpo. Durante le nostre visite ci ha raccomandato la preghiera fatta con semplicità', umiltà' e carità' nonché di presentare a Dio le necessità' di tutti i suoi Figli, vivi e defunti. Per questo la grande e bella casa dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime a Paravati è e sarà' innanzitutto casa di preghiera, rifugio di tutte le anime, luogo per riconciliarsi con Dio, ricco di misericordia e per celebrare il mistero dell' Eucarestia.  Natuzza ha sempre avuto un' attenzione particolare per i giovani che afferma sono buoni ma sbandati che hanno bisogno di una guida spirituale e di persone che gli parlano di tutti gli argomenti eccetto quelli del male.  La mistica Natuzza nel suo testamento spirituale ci insegna a darci con gioia, con carità' e affetto all’Amore per il Prossimo. Ella rinnova il suo Amore per tutti e ci assicura che non abbandona nessuno. Sicuramente vivendo l’Eternità al cospetto di Dio continua e continuerà' ad amarci e a pregare per noi. Recentemente ad aprile 2012 abbiamo avuto la grazia di recarci a Paravati a pregare  davanti alla sua tomba insieme alla carissima Suor Ursula di El Salvador e  abbiamo chiesto a Natuzza  che assieme a Maria e tutti i Santi intercedessero presso l'Altissimo per procedere alla costruzione del Santuario Espiatorio del Cuore immacolato di Maria che Suor Ursula e la consorella Suor Marina sentono proprio come una chiamata dal cielo, un' ispirazione che sentono viva dal 1992. Ora hanno il permesso del vescovo di farlo in un terreno di loro proprietà'. Il progetto si ispira al Santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa.  Il desiderio e' quello di edificare anche una casa di formazione teologica,per le giovani novizie e una struttura di accoglienza per i pellegrini.  Affidiamo questo progetto che si sta cominciando a realizzare allo Spirito Santo e alla potente intercessione di Maria Santissima, a Natuzza e a tutti i Santi del Paradiso.  Abbiamo saputo da suor Ursula che ancor prima che noi la conoscessimo era stata a  Paravati tanti anni fa con la consorella suor Marina a trovare Natuzza. Immaginiamo che sia stata una bella esperienza. Noi Crediamo che niente  e' a caso. Il Signore ci mette davanti i suoi strumenti affinché si realizzi sempre la sua Santa volontà. Concludiamo questa nostra testimonianza con le stesse parole di Natuzza: “Sono a voi vicino nella preghiera e offro per voi la mia sofferenza. Io sono un verme di terra. Non faccio miracoli. I miracoli li fa Gesù e la Madonna . Abbiate fede che a Dio nulla e' impossibile!”  Mariano   &   Antonella (Genova)
Testimonianza di Mario Nevano
Natuzza conversa con Mario Nevano
“Siamo di fronte a piccoli uomini, uomini meschini, per i quali non saranno mai sufficienti le caritative sacrificali offerte dei fratelli e padri religiosi che non si staccano e non si sono mai staccati dallo Sposo Deve Lei, solo Lei, dare forza e sostenere, Lei vincerà, Lei   trionferà  nei cuori tutti di noi piccolissimi vermi della terra.” Così li definì un giorno non molto lontano Natuzza Evolo, quando ebbi la grazia particolare di poterle parlare, Lei, Natuzza si definiva così. Le risposi, se Tu sei un verme della terra, io cosa sono? La sua risposta fu un allargare le braccia ed un contenuto sorriso alla mia pronta replica, non ricordo che abbia aggiunto altro.
Suor Ursula, Natuzza Evolo, Anna Feroleto, Ciro Abbate e Mario Nevano 
Tesimonianza di Mario Nevano, Terziario Francescano e un socio fondatore dell’Associazione di Educazione alla Pace Solidarietà, Volontariato ed alla Crescita nella pratica della Religione di appartenenza: Rad za Mir
Testimonianza di Mariella Cosentino
 
Il mio incontro con Natuzza Evolo di Paravati, risale al 1986, quando di notte sono stata svegliata da una presenza non visibile agli occhi umani ma a quelli del cuore, che mi invitava a pregare e a diffondere pace e amore, questo” incontro di anime “ si è ripetuto per più sere lasciandomi in uno stato di profonda pace. Dopo le prime emozioni, mi sono chiesta  se era solo una mia suggestione, o il progetto di un’altra regia. La conferma che non si trattava di fantasie personali,  la ebbi quando mi  recai, diciamo per caso, a Paravati per un breve colloquio con Natuzza, fu una rivelazione di un amore unico e universale, che mi avvolse, facendomi comprendere tante cose della vita, mia e di quelli che mi circondavano. Da quel momento l’accompagnamento di quella Santa donna, non mi ha mai abbandonato, mi ha seguita con il suo amore premuroso e concreto, durante gli 8 mesi di gravidanza della mia terza figlia, concepita proprio dopo il mio primo incontro con lei. L’11 febbraio sono stata ricoverata in coma e, “Mamma Natuzza” già prima, aveva avvisato il gruppo di amiche di pregare per me, è stata  invisibile, ma  presente in sala parto,  pronta ad assistermi proprio come una mamma e a intercedere per la mia guarigione. Benedetta  (anche se all’anagrafe il nome è diverso) è nata con la sua assistenza e la benedizione della Dolce Mamma Maria . Sono ritornata più volte da Natuzza per consigli, e richieste anche per la numerosa schiera di sorelle e fratelli, in ogni incontro c’è stata guarigione, consolazione e speranza. Nascite, malattie, difficoltà varie, ed ogni momento anche gioioso della vita, tutto è stato accompagnato dalla sua presenza spirituale che portava chiarezza e forza nel cammino , a volte faticoso. Ringrazio il Padre che ha manifestato il suo  amore attraverso la vita “di questa sua prescelta “, e che mi ha concesso la grazia di conoscerla,  prego che la Chiesa presto la dichiari Santa. Mariella Cosentino.
 
 

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