In una Chiesa di Casoria di Napoli il
Parroco chiede ai Fedeli di fargli da Angeli
Custodi
Il reverendo Padre Arcangelo
Caratunti durante la Celebrazione di una Festa Mariana
Nella Parrocchia San
Giustino de Jacobis di Casoria (Napoli) durante la celebrazione delle Sante
Messe del giorno 2 ottobre 2014, dedicato ai S.S. Angeli Custodi nel corso
dell’omelia il Parroco Reverendo Don Arcangelo Caratunti ha chiesto ai suoi
Fedeli di cercare di fargli da Angeli Custodi e di far in modo di inviargli
attraverso un messaggio scritto e firmato le modalità di questo “Ministero” per
poter raccogliere dati dettagliati e tirare le somme di questo esperimento,
un’iniziativa, a nostro avviso inedita e ammirevole e va sottolineata l’ironia
del Sacerdote durante la richiesta, dove puntualizzava che non si trattava
della solita inchiesta dove sarebbero giunte critiche anonime sul suo operato
che sono state sempre copiose, ma un modo nuovo per conoscere i suoi Fedeli
attraverso una via diversa dalla confessione e da quanto emerge dagli incontri
Pastorali, dalle omelie ed altro. Siccome avevamo in mente da tempo di
pubblicare un post sugli Angeli Custodi, sulle attività nuove in ambito
Parrocchiale e come stimolare i Laici a lavorare con il Clero, abbiamo pensato innanzitutto di aderire
all’invito di Padre Arcangelo, giacché la Chiesa in oggetto è vicina alla sede
della nostra Associazione di Volontariato nonché chi scrive questo post è un
umile fedele di questa Parrocchia anche se per motivi di salute la frequenta
poco. Chiediamo scusa ai Visitatori del Blog se tratteremo argomenti di rilievo
partendo da una risposta personale di chi scrive che potrebbe sembrare
anch’essa troppo lunga ai Visitatori stessi e al Sacerdote che comunque sarà
informato della Pubblicazione, ma chi scrive promette, nonostante la lunghezza
del testo di essere sintetico e di trasmettere i concetti che stavamo pensando
di pubblicare da un bel po’, che era tempo di rendere noto, ma suggeriamo ai
Sacerdoti e agli Operatori Pastorali che ci leggono di seguire questo esempio
praticandolo nella Loro Parrocchia, ciò potrebbe essere un modo nuovo per fare Catechesi
e per cercare di rendere i rapporti Pastore e Gregge più intensi, più
trasparenti e arricchire di convivenza e di frutti il cammino parrocchiale.
Prima di assumere il
ruolo di Angelo Custode di Qualcuno sarebbe opportuno conoscere in linea di
massima Chi è l’Angelo Custode e poi magari approfondire il modo di praticare
questo ruolo. Sono stato per alcuni anni catechista ed educatore e non potevo parlare
ai Bambini di questo Personaggio senza raccogliere il più possibile notizie su
di Lui e trovare il modo di trasmettere questi dati ai Piccoli stessi …
suggerirei di tenere conto di questi dati perché in tanti anni (30) hanno dato
risultati soddisfacenti su migliaia di Fanciulli ed hanno creato un buon
rapporto fra i nostri Piccoli e il loro Angelo Custode. Nei nostri lavori di
educatori abbiamo spiegato ai Piccoli che sin dal giorno della nascita il
Signore mette al nostro fianco un Angelo Custode che non vedremo mai, ma che
nel corso della nostra vita resterà sempre al nostro fianco per guidarci e
suggerirci sempre le cose migliori da fare che si presenteranno giorno per
giorno e innanzitutto credere alla sua esistenza ed alla sua presenza costante
al nostro fianco. Quando abbiamo
iniziato la scuola di preghiera, abbiamo innanzitutto parlato dell’esistenza di
Dio Padre, di Gesù, dello Spirito Santo, della Madonna, dell’Angelo Custode e
dei Defunti, ed abbiamo spiegato Loro, che innanzitutto ci sono migliaia di
ragioni per le quali crediamo nella loro esistenza e del perché noi ci crediamo
((e ciò sarebbe lungo spiegare qui) una volta che i discepoli asseriscono di
credere nell’esistenza delle Persone Divine e umane che abbiamo citato si passa
alla fase successiva che è quella dell’avere la possibilità di parlare con Loro
attraverso la Preghiera. Dire il Padre nostro è un modo, ma si può parlare con
Dio anche in altri modi, il test principale è quello di far imparare la
Preghiera che ci ha insegnato Gesù e fargliela dire … e subito dopo chiedere al
Fanciullo in oggetto: “Credi di aver parlato con Dio?” Sicuramente dirà di no,
perché non è entrato ancora nell’ottica di chi crede che può parlare con un
interlocutore che non vede ed è sicuro che c’è ed è in ascolto, si perderà del
tempo nelle fasi successive anche dando un esempio personale, cioè pregare bene
un Padre Nostro per essere imitato dai Ragazzi, ma Chi non ha interiorizzato
questo concetto, non sa pregare e Chi non sa pregare non può fare scuola di
preghiera a nessuno, una volta che si è stati capaci di far parlare un Bambino
veramente con Dio, si passerà alla preghiere a Gesù (Esempio la preghiera di
suor Kowalska: Gesù ti amo e confido in Te che va ripetuta 3 volte), una
preghiera a piacere allo Spirito Santo, il Gloria, l’Ave Maria e il Salve
Regina alla Madonna, durante la scuola di Preghiera per pregare alla presenza
della Madre di Dio che corre subito, appena avverte la frase : “Prega per noi
peccatori adesso e nell’ora eccet” …abbiamo fatto riflettere i Bambini sul
significato delle apparizioni della Madonna che è presente nei luoghi delle apparizioni
solo perché ha bisogno di mostrarsi ai Veggenti per dare messaggi, ma in ogni
luogo del mondo e in qualsiasi momento un Bambino, un adulto, un qualsiasi
essere umano al mondo dice un’Ave Maria,, Lei sicuramente correrà subito e sarà
presente ovunque sia, qualcuno che chiede a Lei di pregare Dio con l’Ave Maria
quindi la Madre di Dio, non ha bisogno di apparire a noi che preghiamo e
chiediamo di farla venire per la preghiera perchè siamo certi che subito
correrà da noi Poi via via siamo passati a pregare l’Angelo Custode e a
proposito di questo personaggio così simpatico e vicino abbiamo insegnato ai
Bambini quando siamo stati certi che con la Preghiera dell’Angelo Custode hanno
imparato a parlare con Lui, di fare un gesto ulteriore nel corso della recita
della Preghiera, cioè mettersi la mano sulla spalla, invitando l’Angelo stesso
a posare la sua mano sulla loro in modo da farsi toccare quella mano per
confermare di aver gradito che in alcuni momenti della giornata ogni Bambino si
rivolga a Lui per sottolineare di gradire questa presenza e di ringraziarlo per
il lavoro che fa e che farà per tutta la vita addirittura dandogli la mano
facendogli capire che in quel gesto c’è la certezza della sua presenza e
addirittura di toccarlo ed essere toccato da Lui anche se i sensi non
avvertiranno questo contatto che sarà percepito con la fede e con la certezza
del Bambino di avere l’Angelo al suo fianco. Dicevo via, via, anche la preghiera
per i Defunti si può inserire in questo metodo dove la preghiera Eterno Riposo
dà la certezza che Chi è morto va nella Luce di Dio e quindi non è al cimitero
ma vive con Dio in attesa di nuovi tempi, ma comunque vive e al cimitero è
custodito soltanto il suo corpo che è sacro, perché è stato tempio dello
Spirito Santo, ma siamo certi che le Persone Defunte che raggiungono la Luce di
Dio, vivono altrove e qui si
potrebbe fare un discorso sulla morte, che forse andrebbe rivista in un altro
modo persino dagli stessi adulti. Una volta che questo Bambino singolo avrà
fatta questa essenza fondamentale di catechesi ed avrà interiorizzato questi
concetti si passerà a tutti gli altri Bambini del gruppo di ogni età e alla
fine del lavoro si potrà dire che questi Bambini hanno imparato a pregare, questo
lavoro lo abbiamo sperimentato per trent’anni ed ha dato un risultato
soddisfacente nel corso degli incontri del “Movimento dei Fanciulli Piccoli
Messaggeri di Pace” del quale parleremo altrove. Una volta capito cosa vuol
dire Angelo Custode mi viene in mente che fra le tante parrocchie che ho
lavorato nel 2004-2005 circa ho vissuto un episodio particolare che mi va di
raccontare dove i Genitori di un Bambina in coma desideravano che la bimba in
coma irreversibile, tornata a casa dall’ospedale avesse avuto a casa per una
preghiera il viceparroco della parrocchia, non mi fu facile mantenere la
promessa, perché questo giovane sacerdote aveva timore di stare vicino agli
ammalati con patologie di rilievo, allora ricordo che sono stato molto severo e
di averlo letteralmente portato in quella casa con forza e prepotenza e più che
il suo Angelo Custode mi sono comportato come una guardia carceraria portandolo
letteralmente in braccio e con prepotenza fino a casa della piccola che abitava
al quinto piano di un appartamento in quei palazzoni caratteristici dei
quartieri poveri in provincia della Campania. Ribadivo con discrezione che un
sacerdote doveva assolutamente visitare un ammalato e che non poteva rifiutare
di fare una preghiera in casa di una famiglia desiderosa di questo privilegio,
grazie a Dio poi mi sedetti far Lui e la Piccola e spero che il tabù sia stato
superato in quella occasione, quel giovane è poi diventato Parroco di una
importante Parrocchia di Napoli, devo dire di non essere stato proprio un
Angelo Custode, ma dico non solo ai Sacerdoti, ma a tutti Coloro che leggeranno
questo post di vincere assolutamente questo tabù e cercare qualsiasi modo di
vincere la paura di visitare un ammalato, la prima opera di Misericordia che
Dio ci raccomanda è questa: Visitare l’Ammalato, nell’Ammalato c’è Gesù ed
assolutamente non ci deve essere nessun ostacolo quando noi sappiamo che dietro
una porta c’è un Fratello, una Sorella Ammalata, dobbiamo subito correre e
bussare a quella porta innanzitutto come esseri umani, figuriamoci come
sacerdoti, riguardo al Sacerdote in oggetto devo dire che mentre scrivo questo
post sono molto ammalato ed ho ricevuto la visita di Padre Arcangelo, quindi
grazie a Dio non è affetto da nessun tabù ma ci tenevo a citare a questo episodio
della mia vita che mi ha visto protagonista di una storia che va raccontata.
Tornando al ruolo in oggetto di essere Angeli Custodi riprenderei il filo
partendo da una deduzione temporale dove bisognerebbe seguire il Parroco 24 ore
al giorno, un tempo lungo per noi che purtroppo ne abbiamo altrettanti 24 allora in tal caso una persona che frequenta
una chiesa, ed ama Qualcuno quando non gli può stare alla calcagna, per
proteggerlo e magari controllare ciò che fa di buono o di male, prega per Lui,
ammesso che abbia capito il significato della preghiera e la forza innanzitutto
della preghiera che non sempre ne percepiamo i risultati e il perché Dio a
volte non sempre esaudisce le nostre richieste, ma c’è una priorità
importantissima che è umana ed è logica , non possiamo pregare per il nostro
parroco se prima non preghiamo per la sposa nostra, lo sposo, i figli,, le
Figlie, Mamma, Papà, la Suocera, il Suocero, i nonni, le nonne, gli zii, le zie
i nipoti, le nipoti, gli Amici Cari, la signora del terzo piano di fronte che
non sta bene e non è assistita da nessuno, il signore del piano di sotto che
vive una situazione di povertà e non riesce a pagare il condominio o magari non
ha i soldi per la spesa, spero in questo lungo elenco di non avere dimenticato
nessuno, ma tutte le persone citate sicuramente vengono prima del Parroco e
innanzitutto oltre a pregare per Loro bisogna rimboccarsi le maniche ed aiutare
Chi ha bisogno magari chiedendo aiuto a qualcuno. Poi bisognerà passar alla
Preghiera quella vera che se non c’è Amore per il Parroco e per tutti gli Altri
non servirà a niente, al contrario se Dio avvertirà questo Amore aprirà,
attraverso le nostre Preghiere innumerevoli conti bancari di Preghiere a
beneficio nostro e dei nostri Destinatari, dove le nostre Persone Care, parroco
compreso, ovviamente diventeranno miliardari di preghiere, posso testimoniare
personalmente che alcune volte sono venuti da me Amici a confessarmi di
essersene accorti che io pregavo per Loro anche se non lo avevo ancora fatto,
in tal caso Dio aveva aperto quel conto prima che io lo chiedessi, ed era ovvio
che dovevo subito sdebitarmi. Allora Amici che state leggendo questo post
mettetevi subito al lavoro e cominciate ad aprire tanti conti correnti d’Amore
e prima di andare avanti devo rivelare una piccola cosa, alla fine del secondo
millennio ho lavorato per portare in pellegrinaggio pellegrini in molti luoghi
dove appariva la Madonna e un veggente mi disse che nel corso di un’apparizione
la Madonna gli aveva rivelato che quando viveva in terra per essere la Madre di
Gesù la sua giornata era suddivisa in tre parti dove otto ore lavorava, otto
ore riposava ed otto ore pregava, una cosa impensabile, anche se nel corso
della storia abbiamo saputo che molti santi hanno trasformato la loro vita, il
loro tempo in preghiera, Padre Pio, o meglio San Pio è uno di questi esempi
recenti, tornando a Noi, senza pensare di gareggiare con alcuno dedichiamo
molto tempo alla Preghiera tenendo conto che vale molto di più che seguire un
sacerdote, ma non va trascurato che è meglio compiere opere buone per il
Prossimo, piuttosto che pregare solo per Lui. Gli incontri e i dialoghi anche
sono utili per entrare nella sfera del prossimo, certo la confessione potrà
essere utile al Sacerdote per dire cose intime di se, magari che in Chiesa
l’omelia è durata tanto e che ci è sembrato non abbia dato molti frutti, che è
stato sgarbato con Qualcuno, con molta discrezione, che in chiesa gli
altoparlanti non funzionano bene e c’impediscono di ascoltare le sue parole,
che non abbiamo capito un brano della bibbia, che ci piace Papa Francesco che
con pochissime e semplici parole
Papa Francesco con pochissime e semplici parole ci fa capire concetti difficili
ci fa capire concetti difficili e complicati,
potrei scrivere all’infinito, ma tutto ciò farà in modo che Lui conoscerà Voi
poi con il tempo sarete Voi a conoscere Lui, telefonategli, fategli capire che
il ruolo che ha scelto comporta una disponibilità di tempo per gli Altri che
non ha riscontro altrove, piano, piano dovrà imparare che il suo tempo libero o
dove coltivava o coltiva un hobby sta per finire, perché Chi sceglie di fare il
sacerdote, non è costretto a farlo, ma è stato Lui a sceglierlo e se lo Spirito
Santo lo ha mandato dalle nostre parti, dovrà dedicare tutto il suo tempo a
noi, perché avevamo bisogno di Lui, abbiamo bisogno di Lui, e avremo bisogno di
Lui, anche se, e ciò è importantissimo: Ognuno di noi è disposto a dargli la
mano per svolgere il suo ministero. Anche se ne parlerò ampiamente nei
prossimi post cercate di fare in modo che nella vostra parrocchia ci siano
corsi prematrimoniali e postmatrimoniali, per battesimi e per come essere buoni
educatori, quelli di catechismo per la preparazione alla prima Comunione ma
anche quelli per continuare a fare catechesi anche dopo la prima Comunione,
corsi per la Cresima e via di seguito anche per anziani, corsi di volontariato,
di come accogliere profughi o esodati, insomma i governi in questo tempo sono
allo sfascio e non basteranno le forze del terzo settore a sopperire ai bisogni
solo le parrocchie, quelle vere che funzionano potranno far si che in ogni
parte del mondo ci sia il necessario di tutto per tutti, ma attenzione che
questi corsi durino sempre e che a rotazione ci sia qualcuno in grado di
guidarli, perché a mio avviso appartenere ad una Parrocchia non vuol dire che
dobbiamo preoccuparci soltanto di essere gli Angeli Custodi del Parroco, è una
cosa bella sì, ma di essere innanzitutto gli Angeli Custodi del nostro Prossimo
vicino e lontano, lavorando nella struttura che sarà il luogo migliore da dove
poter operare a 360 gradi e 24 ore su 24 concedendoci qualche volta un tantino
di riposo. Tu che mi hai letto fino a qui, suggerisci ai Sacerdoti di tutte le
parrocchie del mondo di permettere che quanto auspico avverrà, per mettere in
pratica ciò che Papa Francesco sta chiedendo dai primi momenti del suo
Ministero: lavorare a cominciare dalle periferie per estendere i lavori nelle
città fino a cambiare totalmente Laici e Clero per modificare la nostra Chiesa
e farla diventare come Gesù la desidera. Buon Lavoro a tutti. Lo scrittore di questo post.
GLI ANGELI DELLA SPERANZA
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