martedì 18 novembre 2014

In una Chiesa di Casoria (NA) il Parroco chiede ai Fedeli di fargli da Angelo Custode

In una Chiesa di Casoria di Napoli il Parroco chiede ai  Fedeli di fargli da Angeli Custodi

Il reverendo Padre Arcangelo Caratunti durante la Celebrazione di una Festa Mariana

Nella Parrocchia San Giustino de Jacobis di Casoria (Napoli) durante la celebrazione delle Sante Messe del giorno 2 ottobre 2014, dedicato ai S.S. Angeli Custodi nel corso dell’omelia il Parroco Reverendo Don Arcangelo Caratunti ha chiesto ai suoi Fedeli di cercare di fargli da Angeli Custodi e di far in modo di inviargli attraverso un messaggio scritto e firmato le modalità di questo “Ministero” per poter raccogliere dati dettagliati e tirare le somme di questo esperimento, un’iniziativa, a nostro avviso inedita e ammirevole e va sottolineata l’ironia del Sacerdote durante la richiesta, dove puntualizzava che non si trattava della solita inchiesta dove sarebbero giunte critiche anonime sul suo operato che sono state sempre copiose, ma un modo nuovo per conoscere i suoi Fedeli attraverso una via diversa dalla confessione e da quanto emerge dagli incontri Pastorali, dalle omelie ed altro. Siccome avevamo in mente da tempo di pubblicare un post sugli Angeli Custodi, sulle attività nuove in ambito Parrocchiale e come stimolare i Laici a lavorare con il Clero,  abbiamo pensato innanzitutto di aderire all’invito di Padre Arcangelo, giacché la Chiesa in oggetto è vicina alla sede della nostra Associazione di Volontariato nonché chi scrive questo post è un umile fedele di questa Parrocchia anche se per motivi di salute la frequenta poco. Chiediamo scusa ai Visitatori del Blog se tratteremo argomenti di rilievo partendo da una risposta personale di chi scrive che potrebbe sembrare anch’essa troppo lunga ai Visitatori stessi e al Sacerdote che comunque sarà informato della Pubblicazione, ma chi scrive promette, nonostante la lunghezza del testo di essere sintetico e di trasmettere i concetti che stavamo pensando di pubblicare da un bel po’, che era tempo di rendere noto, ma suggeriamo ai Sacerdoti e agli Operatori Pastorali che ci leggono di seguire questo esempio praticandolo nella Loro Parrocchia, ciò potrebbe essere un modo nuovo per fare Catechesi e per cercare di rendere i rapporti Pastore e Gregge più intensi, più trasparenti e arricchire di convivenza e di frutti il cammino parrocchiale.

Prima di assumere il ruolo di Angelo Custode di Qualcuno sarebbe opportuno conoscere in linea di massima Chi è l’Angelo Custode e poi magari approfondire il modo di praticare questo ruolo. Sono stato per alcuni anni catechista ed educatore e non potevo parlare ai Bambini di questo Personaggio senza raccogliere il più possibile notizie su di Lui e trovare il modo di trasmettere questi dati ai Piccoli stessi … suggerirei di tenere conto di questi dati perché in tanti anni (30) hanno dato risultati soddisfacenti su migliaia di Fanciulli ed hanno creato un buon rapporto fra i nostri Piccoli e il loro Angelo Custode. Nei nostri lavori di educatori abbiamo spiegato ai Piccoli che sin dal giorno della nascita il Signore mette al nostro fianco un Angelo Custode che non vedremo mai, ma che nel corso della nostra vita resterà sempre al nostro fianco per guidarci e suggerirci sempre le cose migliori da fare che si presenteranno giorno per giorno e innanzitutto credere alla sua esistenza ed alla sua presenza costante al  nostro fianco. Quando abbiamo iniziato la scuola di preghiera, abbiamo innanzitutto parlato dell’esistenza di Dio Padre, di Gesù, dello Spirito Santo, della Madonna, dell’Angelo Custode e dei Defunti, ed abbiamo spiegato Loro, che innanzitutto ci sono migliaia di ragioni per le quali crediamo nella loro esistenza e del perché noi ci crediamo ((e ciò sarebbe lungo spiegare qui) una volta che i discepoli asseriscono di credere nell’esistenza delle Persone Divine e umane che abbiamo citato si passa alla fase successiva che è quella dell’avere la possibilità di parlare con Loro attraverso la Preghiera. Dire il Padre nostro è un modo, ma si può parlare con Dio anche in altri modi, il test principale è quello di far imparare la Preghiera che ci ha insegnato Gesù e fargliela dire … e subito dopo chiedere al Fanciullo in oggetto: “Credi di aver parlato con Dio?” Sicuramente dirà di no, perché non è entrato ancora nell’ottica di chi crede che può parlare con un interlocutore che non vede ed è sicuro che c’è ed è in ascolto, si perderà del tempo nelle fasi successive anche dando un esempio personale, cioè pregare bene un Padre Nostro per essere imitato dai Ragazzi, ma Chi non ha interiorizzato questo concetto, non sa pregare e Chi non sa pregare non può fare scuola di preghiera a nessuno, una volta che si è stati capaci di far parlare un Bambino veramente con Dio, si passerà alla preghiere a Gesù (Esempio la preghiera di suor Kowalska: Gesù ti amo e confido in Te che va ripetuta 3 volte), una preghiera a piacere allo Spirito Santo, il Gloria, l’Ave Maria e il Salve Regina alla Madonna, durante la scuola di Preghiera per pregare alla presenza della Madre di Dio che corre subito, appena avverte la frase : “Prega per noi peccatori adesso e nell’ora eccet” …abbiamo fatto riflettere i Bambini sul significato delle apparizioni della Madonna che è presente nei luoghi delle apparizioni solo perché ha bisogno di mostrarsi ai Veggenti per dare messaggi, ma in ogni luogo del mondo e in qualsiasi momento un Bambino, un adulto, un qualsiasi essere umano al mondo dice un’Ave Maria,, Lei sicuramente correrà subito e sarà presente ovunque sia, qualcuno che chiede a Lei di pregare Dio con l’Ave Maria quindi la Madre di Dio, non ha bisogno di apparire a noi che preghiamo e chiediamo di farla venire per la preghiera perchè siamo certi che subito correrà da noi Poi via via siamo passati a pregare l’Angelo Custode e a proposito di questo personaggio così simpatico e vicino abbiamo insegnato ai Bambini quando siamo stati certi che con la Preghiera dell’Angelo Custode hanno imparato a parlare con Lui, di fare un gesto ulteriore nel corso della recita della Preghiera, cioè mettersi la mano sulla spalla, invitando l’Angelo stesso a posare la sua mano sulla loro in modo da farsi toccare quella mano per confermare di aver gradito che in alcuni momenti della giornata ogni Bambino si rivolga a Lui per sottolineare di gradire questa presenza e di ringraziarlo per il lavoro che fa e che farà per tutta la vita addirittura dandogli la mano facendogli capire che in quel gesto c’è la certezza della sua presenza e addirittura di toccarlo ed essere toccato da Lui anche se i sensi non avvertiranno questo contatto che sarà percepito con la fede e con la certezza del Bambino di avere l’Angelo al suo fianco. Dicevo via, via, anche la preghiera per i Defunti si può inserire in questo metodo dove la preghiera Eterno Riposo dà la certezza che Chi è morto va nella Luce di Dio e quindi non è al cimitero ma vive con Dio in attesa di nuovi tempi, ma comunque vive e al cimitero è custodito soltanto il suo corpo che è sacro, perché è stato tempio dello Spirito Santo, ma siamo certi che le Persone Defunte che raggiungono la Luce di Dio, vivono altrove  e qui si potrebbe fare un discorso sulla morte, che forse andrebbe rivista in un altro modo persino dagli stessi adulti. Una volta che questo Bambino singolo avrà fatta questa essenza fondamentale di catechesi ed avrà interiorizzato questi concetti si passerà a tutti gli altri Bambini del gruppo di ogni età e alla fine del lavoro si potrà dire che questi Bambini hanno imparato a pregare, questo lavoro lo abbiamo sperimentato per trent’anni ed ha dato un risultato soddisfacente nel corso degli incontri del “Movimento dei Fanciulli Piccoli Messaggeri di Pace” del quale parleremo altrove. Una volta capito cosa vuol dire Angelo Custode mi viene in mente che fra le tante parrocchie che ho lavorato nel 2004-2005 circa ho vissuto un episodio particolare che mi va di raccontare dove i Genitori di un Bambina in coma desideravano che la bimba in coma irreversibile, tornata a casa dall’ospedale avesse avuto a casa per una preghiera il viceparroco della parrocchia, non mi fu facile mantenere la promessa, perché questo giovane sacerdote aveva timore di stare vicino agli ammalati con patologie di rilievo, allora ricordo che sono stato molto severo e di averlo letteralmente portato in quella casa con forza e prepotenza e più che il suo Angelo Custode mi sono comportato come una guardia carceraria portandolo letteralmente in braccio e con prepotenza fino a casa della piccola che abitava al quinto piano di un appartamento in quei palazzoni caratteristici dei quartieri poveri in provincia della Campania. Ribadivo con discrezione che un sacerdote doveva assolutamente visitare un ammalato e che non poteva rifiutare di fare una preghiera in casa di una famiglia desiderosa di questo privilegio, grazie a Dio poi mi sedetti far Lui e la Piccola e spero che il tabù sia stato superato in quella occasione, quel giovane è poi diventato Parroco di una importante Parrocchia di Napoli, devo dire di non essere stato proprio un Angelo Custode, ma dico non solo ai Sacerdoti, ma a tutti Coloro che leggeranno questo post di vincere assolutamente questo tabù e cercare qualsiasi modo di vincere la paura di visitare un ammalato, la prima opera di Misericordia che Dio ci raccomanda è questa: Visitare l’Ammalato, nell’Ammalato c’è Gesù ed assolutamente non ci deve essere nessun ostacolo quando noi sappiamo che dietro una porta c’è un Fratello, una Sorella Ammalata, dobbiamo subito correre e bussare a quella porta innanzitutto come esseri umani, figuriamoci come sacerdoti, riguardo al Sacerdote in oggetto devo dire che mentre scrivo questo post sono molto ammalato ed ho ricevuto la visita di Padre Arcangelo, quindi grazie a Dio non è affetto da nessun tabù ma ci tenevo a citare a questo episodio della mia vita che mi ha visto protagonista di una storia che va raccontata. Tornando al ruolo in oggetto di essere Angeli Custodi riprenderei il filo partendo da una deduzione temporale dove bisognerebbe seguire il Parroco 24 ore al giorno, un tempo lungo per noi che purtroppo ne abbiamo altrettanti 24  allora in tal caso una persona che frequenta una chiesa, ed ama Qualcuno quando non gli può stare alla calcagna, per proteggerlo e magari controllare ciò che fa di buono o di male, prega per Lui, ammesso che abbia capito il significato della preghiera e la forza innanzitutto della preghiera che non sempre ne percepiamo i risultati e il perché Dio a volte non sempre esaudisce le nostre richieste, ma c’è una priorità importantissima che è umana ed è logica , non possiamo pregare per il nostro parroco se prima non preghiamo per la sposa nostra, lo sposo, i figli,, le Figlie, Mamma, Papà, la Suocera, il Suocero, i nonni, le nonne, gli zii, le zie i nipoti, le nipoti, gli Amici Cari, la signora del terzo piano di fronte che non sta bene e non è assistita da nessuno, il signore del piano di sotto che vive una situazione di povertà e non riesce a pagare il condominio o magari non ha i soldi per la spesa, spero in questo lungo elenco di non avere dimenticato nessuno, ma tutte le persone citate sicuramente vengono prima del Parroco e innanzitutto oltre a pregare per Loro bisogna rimboccarsi le maniche ed aiutare Chi ha bisogno magari chiedendo aiuto a qualcuno. Poi bisognerà passar alla Preghiera quella vera che se non c’è Amore per il Parroco e per tutti gli Altri non servirà a niente, al contrario se Dio avvertirà questo Amore aprirà, attraverso le nostre Preghiere innumerevoli conti bancari di Preghiere a beneficio nostro e dei nostri Destinatari, dove le nostre Persone Care, parroco compreso, ovviamente diventeranno miliardari di preghiere, posso testimoniare personalmente che alcune volte sono venuti da me Amici a confessarmi di essersene accorti che io pregavo per Loro anche se non lo avevo ancora fatto, in tal caso Dio aveva aperto quel conto prima che io lo chiedessi, ed era ovvio che dovevo subito sdebitarmi. Allora Amici che state leggendo questo post mettetevi subito al lavoro e cominciate ad aprire tanti conti correnti d’Amore e prima di andare avanti devo rivelare una piccola cosa, alla fine del secondo millennio ho lavorato per portare in pellegrinaggio pellegrini in molti luoghi dove appariva la Madonna e un veggente mi disse che nel corso di un’apparizione la Madonna gli aveva rivelato che quando viveva in terra per essere la Madre di Gesù la sua giornata era suddivisa in tre parti dove otto ore lavorava, otto ore riposava ed otto ore pregava, una cosa impensabile, anche se nel corso della storia abbiamo saputo che molti santi hanno trasformato la loro vita, il loro tempo in preghiera, Padre Pio, o meglio San Pio è uno di questi esempi recenti, tornando a Noi, senza pensare di gareggiare con alcuno dedichiamo molto tempo alla Preghiera tenendo conto che vale molto di più che seguire un sacerdote, ma non va trascurato che è meglio compiere opere buone per il Prossimo, piuttosto che pregare solo per Lui. Gli incontri e i dialoghi anche sono utili per entrare nella sfera del prossimo, certo la confessione potrà essere utile al Sacerdote per dire cose intime di se, magari che in Chiesa l’omelia è durata tanto e che ci è sembrato non abbia dato molti frutti, che è stato sgarbato con Qualcuno, con molta discrezione, che in chiesa gli altoparlanti non funzionano bene e c’impediscono di ascoltare le sue parole, che non abbiamo capito un brano della bibbia, che ci piace Papa Francesco che con pochissime e semplici parole
Papa Francesco con pochissime e semplici parole ci fa capire concetti difficili

 ci fa capire concetti difficili e complicati, potrei scrivere all’infinito, ma tutto ciò farà in modo che Lui conoscerà Voi poi con il tempo sarete Voi a conoscere Lui, telefonategli, fategli capire che il ruolo che ha scelto comporta una disponibilità di tempo per gli Altri che non ha riscontro altrove, piano, piano dovrà imparare che il suo tempo libero o dove coltivava o coltiva un hobby sta per finire, perché Chi sceglie di fare il sacerdote, non è costretto a farlo, ma è stato Lui a sceglierlo e se lo Spirito Santo lo ha mandato dalle nostre parti, dovrà dedicare tutto il suo tempo a noi, perché avevamo bisogno di Lui, abbiamo bisogno di Lui, e avremo bisogno di Lui, anche se, e ciò è importantissimo: Ognuno di noi è disposto a dargli la mano per svolgere il suo ministero. Anche se ne parlerò ampiamente nei prossimi post cercate di fare in modo che nella vostra parrocchia ci siano corsi prematrimoniali e postmatrimoniali, per battesimi e per come essere buoni educatori, quelli di catechismo per la preparazione alla prima Comunione ma anche quelli per continuare a fare catechesi anche dopo la prima Comunione, corsi per la Cresima e via di seguito anche per anziani, corsi di volontariato, di come accogliere profughi o esodati, insomma i governi in questo tempo sono allo sfascio e non basteranno le forze del terzo settore a sopperire ai bisogni solo le parrocchie, quelle vere che funzionano potranno far si che in ogni parte del mondo ci sia il necessario di tutto per tutti, ma attenzione che questi corsi durino sempre e che a rotazione ci sia qualcuno in grado di guidarli, perché a mio avviso appartenere ad una Parrocchia non vuol dire che dobbiamo preoccuparci soltanto di essere gli Angeli Custodi del Parroco, è una cosa bella sì, ma di essere innanzitutto gli Angeli Custodi del nostro Prossimo vicino e lontano, lavorando nella struttura che sarà il luogo migliore da dove poter operare a 360 gradi e 24 ore su 24 concedendoci qualche volta un tantino di riposo. Tu che mi hai letto fino a qui, suggerisci ai Sacerdoti di tutte le parrocchie del mondo di permettere che quanto auspico avverrà, per mettere in pratica ciò che Papa Francesco sta chiedendo dai primi momenti del suo Ministero: lavorare a cominciare dalle periferie per estendere i lavori nelle città fino a cambiare totalmente Laici e Clero per modificare la nostra Chiesa e farla diventare come Gesù la desidera. Buon Lavoro a tutti. Lo scrittore di questo post. 

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