Come
comportarsi con i Fratelli che non vogliono stare in Pace con noi
Anche se quando cominciamo a vivere la nostra conversione, ce la mettiamo
tutta per cercare di amare tutti i nostri Fratelli, devo dire che personalmente
ho impiegato più di dodici anni dall’inizio della conversione per cominciare a
perdonare i miei nemici o meglio per Coloro che si ritenevano tali, è stato un
percorso lungo, faticosissimo, difficilissimo e posso dire a distanza di
tempo che mi ha reso capace di amare anche questi Fratelli cosiddetti, nemici,
Allora nonostante tutto, dopo tanti sacrifici e sforzi, se possiamo permetterci
di dichiarare con fierezza di amare tutti i Fratelli del mondo, non vuol dire
che siamo amati da tutti Loro, né che questo nostro Amore che o non viene avvertito, o non viene ricambiato per
ragioni a noi sconosciute. Devo dire, (grazie alla mia identità seminascosta),
che ho pregato e prego tuttora per un po’ di tempo della mia giornata e che ho
praticato il digiuno per circa 29 anni della mia vita, che ho sospeso solo dal
giorno che la mia salute è un po’ peggiorata e i medici mi hanno prescritto
abbondanti terapie dove dovevo e devo accompagnare i medicinali con il cibo, ma grazie a Dio
anche se non posso più digiunare, Il Signore mi ha fatto continuare ad essere
quello che ero. Quando si ama veramente il Prossimo, Dio ti permette di leggere
nei suoi occhi e capire se Lui o Lei ti amano, se sono indifferenti nei tuoi
riguardi o se ti odiano. È una chiave di lettura che Dio ti dona solo perché
conosce il tuo Amore verso ognuno di Loro e magari ti permette di capire se ha
bisogno della tua preghiera. È da presuntuosi dare suggerimenti su questi
argomenti, ma forse il silenzio, magari per me, mi farebbe star male se non
scriverei qualcosa su questo argomento. Il Vangelo è molto chiaro riguardo
all’Amore e al perdonare, Gesù risponde all’interlocutore che Gli chiede quante
volte deve perdonare il Prossimo che gli fa del male e Lui risponde senza
esitazione: “Settanta volte sette” , se sono bravo in matematica pare che la
moltiplicazione è uguale a 490, e perdonare 490 volte vuol dire perdonare
sempre. Ma a mio avviso va ricordato che il perdono non deve sminuire la nostra
dignità di esseri umani, suggerisco di cercare solo di redarguire continuando
ad amare senza offendere chi ci ha fatto o ci fa del male con l’intento di
farlo crescere, poi se vuole essere nostro nemico, pazienza, un giorno ci
incontreremo in Cielo e rideremo di questo evento della nostra vita. Anche
cercare di fare la Pace con Chi litiga con noi è un dovere al quale non bisogna
rinunciare ma con la consapevolezza che Chi litiga non sempre è disposto a fare
la pace anche se a noi non costa niente chiedere scusa se abbiamo sbagliato o
se l’Altro pensa che abbiamo sbagliato ma diamo limiti alla nostra umiltà che si
scontrerà contro l’orgoglio dell’Altro. È un lungo argomento che merita,
meditazione, preghiera, digiuno e soprattutto Amore, ma come dice la Regina
della Pace a Medjugorje e altrove: “Come possiamo desiderare la Pace del mondo
se non siamo capaci noi di stare in Pace, in Famiglia, con Amici, a Scuola, al Lavoro
e persino in Chiesa con i “Fratelli” con i Quali preghiamo insieme”. (il
Blogger di esserechiesainweb blogspot)
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