mercoledì 21 gennaio 2015

Come comportarsi con i Fratelli che non vogliono stare in Pace con noi


Come comportarsi con i Fratelli che non vogliono stare in Pace con noi

Anche se quando cominciamo a vivere la nostra conversione, ce la mettiamo tutta per cercare di amare tutti i nostri Fratelli, devo dire che personalmente ho impiegato più di dodici anni dall’inizio della conversione per cominciare a perdonare i miei nemici o meglio per Coloro che si ritenevano tali, è stato un percorso lungo, faticosissimo,  difficilissimo e posso dire a distanza di tempo che mi ha reso capace di amare anche questi Fratelli cosiddetti, nemici, Allora nonostante tutto, dopo tanti sacrifici e sforzi, se possiamo permetterci di dichiarare con fierezza di amare tutti i Fratelli del mondo, non vuol dire che siamo amati da tutti Loro, né che questo nostro Amore che o non  viene avvertito, o non viene ricambiato per ragioni a noi sconosciute. Devo dire, (grazie alla mia identità seminascosta), che ho pregato e prego tuttora per un po’ di tempo della mia giornata e che ho praticato il digiuno per circa 29 anni della mia vita, che ho sospeso solo dal giorno che la mia salute è un po’ peggiorata e i medici mi hanno prescritto abbondanti terapie dove dovevo e devo accompagnare i   medicinali con il cibo, ma grazie a Dio anche se non posso più digiunare, Il Signore mi ha fatto continuare ad essere quello che ero. Quando si ama veramente il Prossimo, Dio ti permette di leggere nei suoi occhi e capire se Lui o Lei ti amano, se sono indifferenti nei tuoi riguardi o se ti odiano. È una chiave di lettura che Dio ti dona solo perché conosce il tuo Amore verso ognuno di Loro e magari ti permette di capire se ha bisogno della tua preghiera. È da presuntuosi dare suggerimenti su questi argomenti, ma forse il silenzio, magari per me, mi farebbe star male se non scriverei qualcosa su questo argomento. Il Vangelo è molto chiaro riguardo all’Amore e al perdonare, Gesù risponde all’interlocutore che Gli chiede quante volte deve perdonare il Prossimo che gli fa del male e Lui risponde senza esitazione: “Settanta volte sette” , se sono bravo in matematica pare che la moltiplicazione è uguale a 490, e perdonare 490 volte vuol dire perdonare sempre. Ma a mio avviso va ricordato che il perdono non deve sminuire la nostra dignità di esseri umani, suggerisco di cercare solo di redarguire continuando ad amare senza offendere chi ci ha fatto o ci fa del male con l’intento di farlo crescere, poi se vuole essere nostro nemico, pazienza, un giorno ci incontreremo in Cielo e rideremo di questo evento della nostra vita. Anche cercare di fare la Pace con Chi litiga con noi è un dovere al quale non bisogna rinunciare ma con la consapevolezza che Chi litiga non sempre è disposto a fare la pace anche se a noi non costa niente chiedere scusa se abbiamo sbagliato o se l’Altro pensa che abbiamo sbagliato ma diamo limiti alla nostra umiltà che si scontrerà contro l’orgoglio dell’Altro. È un lungo argomento che merita, meditazione, preghiera, digiuno e soprattutto Amore, ma come dice la Regina della Pace a Medjugorje e altrove: “Come possiamo desiderare la Pace del mondo se non siamo capaci noi di stare in Pace, in Famiglia, con Amici, a Scuola, al Lavoro e persino in Chiesa con i “Fratelli” con i Quali preghiamo insieme”. (il Blogger di esserechiesainweb blogspot) 


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